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“Vieni, ti do un bacio!”. La parlamentare negazionista ‘all’attacco’ del giornalista di Piazza Pulita: “Via la mascherina”

Vergognoso gesto di una deputata italiana, stipendiata da tutti noi, durante una manifestazione di complottisti del coronavirus a Padova: la deputata del Gruppo misto Sara Cunial ha tentato di convincere un inviato della trasmissione Piazza Pulita che usare le mascherine farebbe ammalare – un’affermazione falsa e contraria a tutte le raccomandazioni per una corretta prevenzione del contagio da coronavirus – e l’ha poi abbracciato sorridendo. Cunial non indossava la mascherina, e l’inviato ha cercato di scansarla esclamando “non voglio essere abbracciato”. Improvvisamente la Cunial si è lanciata addosso al giornalista, provando a cingerlo con le braccia: “Io altrimenti ti abbraccio amore tesoro”, ha detto, e subito dopo ha provato anche a baciarlo sulla guancia.

Quando Lasta le ha chiesto di smetterla, visibilmente stizzito, Cunial non si è scomposta, e si è mostrata quasi stupita per la reazione del reporter. “Perché dovrei smetterla?”. Quando Lasta le ha fatto notare che ci sono stati in Italia oltre 35mila decessi, e le ha intimato di portare rispetto per le vittime, la parlamentare ex M5s ha risposto così: “Sei tu che la devi smettere di rinnegare l’intelligenza delle persone che sono qui presenti e la tua”. (Continua a leggere dopo la foto)


Cunial ha 41 anni, è stata eletta alla Camera con il Movimento 5 Stelle nel 2018 ed è nota per le sue posizioni antivacciniste e complottiste. Nel 2019 è stata espulsa dal Movimento per una critica nei confronti del suo stesso partito, che secondo Cunial con gli ulivi in Puglia malati di xylella starebbe facendo uno “scempio in nome e per conto delle agromafie”. (Continua a leggere dopo la foto)

Durante il lockdown, a fine aprile, è stata fermata mentre andava al mare a Ostia, vicino a Roma, violando le restrizioni e giustificandosi dicendo che era lì per “ragioni di lavoro”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Sempre ad aprile, alla Camera, ha protestato contro i decreti del presidente del Consiglio strappandoli e dicendo che “siamo stati spiati, soggiogati, trattati come delinquenti da un governo che in due mesi ha distrutto i nostri diritti fondamentali, naturali e costituzionali”. Se questa è la politica italiana, siamo a posto.

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