Omicidio di Saman Abbas, la lettera nelle mani degli inquirenti. Il mittente resta anonimo e sulla validità della missiva, inviata alla redazione d Il resto del Carlino, dovranno ancora svolgersi le dovute indagini. Nella missiva si farebbe esplicito riferimento al luogo dove trovare il corpo della 18enne, scomparsa lo scorso 30 aprile.
Davanti a quelle parole, spetterà agli inquirenti non solo verificare l’attendibilità del contenuto ma anche decidere se seguire o meno la pista suggerita dal mittente, che porterebbe al luogo in cui trovare il corpo della vittima pakistana scomparsa lo scorso 30 aprile. Intanto, resta aperto per la Procura il fascicolo per omicidio volontario.
“Se volete trovare Saman Abbas dovete cercarla nella zona chiamata Bagna nelle valli tra Novellara e Guastalla. È stata buttata in acqua, tagliata a pezzi per farla mangiare dai pesci e animali”, questo il contenuto della lettera anonima arrivata presso la redazione de Il Resto del Carlino, poi immediatamente consegnata in mano degli inquirenti.
Dalla missiva, dunque, emergerebbero specifici riferimenti anche alle atroci modalità con cui la 18enne pakistana sarebbe stata privata del dono più prezioso, la sua giovane vita. E sul caso parla anche il colonnello Cristiano Desideri alla luce del nuovo incarico a Firenze: “Le attività investigative proseguono in modo attivo al massimo livello, ciò significa che, esaurita la fase investigativa maggiormente orientata alla ricerca del corpo della ragazza, ora l’attività di indagine ha assunto una natura diversa”.
“Non meno importante e, soprattutto, non meno intensa anche se lontana dalle luci dei riflettori e senza quell’impatto mediatico avuto nei mesi scorsi. Abbiamo degli indicatori che ci fanno ritenere altamente probabile la presenza all’estero dei vari autori di questo delitto”.