Saman Abbas, la 18 pakistana scomparsa nell’aprile del 2021, è morta strangolata o strozzata. È l’atroce conclusione alla quale sono arrivati i periti nominati dalla Corte di assise di Reggio Emilia. I due tecnici, Cristina Cattaneo e Biagio Eugenio Leone, lo hanno scritto nella relazione preliminare medico legale e anatomopatologica depositata a pochi giorni dall’udienza di venerdì 12 maggio. Per l’omicidio della ragazza gli imputati sono cinque, tutti parenti della vittima.
La Procura di Reggio Emilia accusa i genitori, il papà Shabbar Abbas e la mamma Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain e due cugini, Nomanhulaq Nonamhulaq e Ikram Ijaz. La relazione è stata fatta dopo il ritrovamento, avvenuto a novembre scorso, dei resti di Saman. Subito dopo il ritrovamento del cadavere, Riziero Angeletti, legale dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, aveva dichiarato che la morte doveva essere avvenuta “con modalità atroci”. Oggi è arrivata la conferma, nero su bianco.
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Le intercettazioni e l’atroce verità su Saman Abbas
Già poco tempo fa erano emersi altri dettagli agghiaccianti su questa terribile storia di violenza familiare. “Io la immobilizzavo per le gambe mentre Danish e l’altro cugino la soffocavano” aveva ammesso Ijaz, il cugino di Saman Abbas. La 18enne scomparsa a Novellara nell’aprile del 2021 sarebbe stata uccisa, secondo l’accusa, perché i genitori non accettavano la sua relazione con il suo fidanzato. Dalle intercettazioni si è risaliti al modo in cui è stata uccisa la ragazza perché avrebbe rifiutato un matrimonio combinato. “Parlerò, giuro su Allah, parlerò: da nove mesi sono disonorato” aveva confessato uno degli autori dell’omicidio.

Lo scorso 6 maggio Angela Leucci sul Giornale riportava come la mamma Nazia aveva teso la trappola alla povera Saman Abbas. La donna aveva inviato alla figlia un messaggio vocale mentre quest’ultima si trovava in comunità: “Ti prego figlia mia, fammi sentire almeno una volta la tua voce. Stiamo morendo tutti, faremo come dici tu“. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso la 18enne mentre rientrava a casa il 20 aprile 2021. Voleva riprendersi i documenti che le sarebbero serviti per sposare il compagno Saqib Ayub. Due giorni dopo, però, la giovane denuncia i genitori per averglieli sottratti. Il padre le aveva detto di averli persi.


Saman Abbas è morta strozzata o strangolata. A questa conclusione sono arrivati i periti nominati dalla Corte di assise di Reggio Emilia #ANSA https://t.co/CqTkKEX9GD
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Dopo il ritrovamento dei resti la conferma ufficiale che si trattasse proprio di Saman Abbas era arrivata a gennaio, grazie all’analisi dei denti. Tra poco tempo, per la prima volta in tribunale, la perizia conclusiva sarà discussa in aula. La data è quella del 15 giugno, ma già venerdì 12 maggio la dottoressa Cristina Cattaneo, a capo del collegio dei consulenti nominati dalla Corte d’assise, aggiornerà le parti.
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