Non c’è nulla di politico nelle parole di Pierluigi Camilli, come qualcuno potrebbe pensare giacché si parla di un conflitto che da sempre divide. Lui è il padre di Simone, il reporter morto a Gaza in conseguenza di un raid israeliano. Una famiglia di giornalisti: Pierluigi, oltre a essere sindaco del comune grossetano di Pitigliano, ha speso una vita in Rai ed è formatore di aspiranti giornalisti, mentre l’altro figlio Stefano lavora per un’agenzia giornalistica. È anche per questo che parla del figlio con devozione, per il tipo di lavoro, per il coraggio, per la voglia di raccontare le piaghe del mondo moderno, quello che combatte e soffre. Intervistato da Repubblica, anche in un momento drammatico, ha la forza di celebrare la dedizione di Simone: «È un giovane giornalista, uno dei tanti giovani che vanno all’estero per lavorare. Ma non è uno di quelli che vengono costretti. Lui ha scelto di fare questo mestiere e lo faceva volentieri, con grande passione».