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“Purtroppo lo abbiamo appena saputo”. Attentato al rave in Israele, l’annuncio del ministro Tajani

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Nir Forti, chi è il terzo disperso italo-israeliano

Si chiama Nir Forti e si trovava al rave Nova Festival, nella zona di Re’im, dove l’incursione dei miliziani di Hamas ha fatto oltre 250 morti. Nir Forti lo descrivono come un ”ragazzo intelligente, solare, innamorato della musica e della sua fidanzata Shai, con la quale vorrebbe sposarsi presto”, racconta Tova, la madre del giovane, al quotidiano La Repubblica. La notizia sul 29enne italo-israeliano è stata confermata poco fa sui social dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Insieme alla fidanzata e alcuni amici, il 29enne ha partecipato al rave vicino al kibbutz di Re’im, teatro dell’attentato terroristico di Hamas. Sabato scorso i miliziani di Hamas sono penetrati in territorio israeliano e hanno preso di mira anche un festival di musica elettronica a cui partecipavano circa 3000 persone. Sono oltre 260 che sono rimaste uccise, come dichiarato dal servizio di soccorso israeliano Zaka dopo l’attentato.

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Nir Forti, chi è il terzo disperso italo-israeliano


Nir Forti, chi è il terzo disperso italo-israeliano

Nir Forti è il terzo italiano disperso in Israele, da quando sabato scorso Hamas ha attaccato la popolazione lasciandosi dietro morte e distruzione. Secondo quanto riportano da Tel Aviv, il giovane era al festival con un’amica e sarebbe stato ferito. La conferma è arrivata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Purtroppo abbiamo appena appreso, su segnalazione dei genitori, che manca all’appello un terzo cittadino italo-israeliano, Nir Forti – ha scritto su Twitter il ministro – Ho appena parlato con la famiglia cui ho garantito massima assistenza”. Trent’anni da compiere il 1 novembre, Nir è il terzo italo-israeliano disperso dall’inizio degli attacchi di Hamas e di lui non si hanno notizie da tre giorni.

Nir Forti, chi è il terzo disperso italo-israeliano

Oltre a Nir Forti non si hanno più notizie di Eviatar Moshe Kipnis e Lilach Lea Havron, altri due italo-israeliani. I due, marito e moglie, si trovavano nel kibbutz Be’eri, vicino al confine con la Striscia di Gaza, dove sono stati scoperti 108 corpi di israeliani. Il figlio della coppia non è riuscito a mettersi in contatto con loro. “È probabile che siano stati presi in ostaggio”, aveva spiegato il ministro Antonio Tajani.

I genitori di Nir Forti hanno informato le autorità israeliane, ma non hanno avuto risposte. Del 29enne non c’è traccia e ora anche la diplomazia italiana si sta muovendo. Come detto, il ministro Antonio Tajani ha parlato con il padre del ragazzo mentre si trovava in Egitto per un incontro con la politica. “Al Cairo ho trovato orecchie attente di Al Sisi per una possibile soluzione sugli ostaggi. Ho ricordato che probabilmente ci sono cittadini italiani e ho chiesto al presidente di fare tutto il possibile per loro”, ha spiegato il ministro.


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