Il corpo senza vita era stato trovato in fondo ad un pozzo il 27 maggio scorso nelle campagne di Cerignola, zona via San Severo, in contrada San Voto Cerina, in provincia di Foggia, in Puglia. I risultati delle analisi del dna sono arrivate ora e grazie a queste ora quel cadavere ha un nome. Le ricerche sono andate avanti per oltre quattro anni e solo ora il caso della scomparsa dell’uomo si è chiusa. Era infatti il 2019 quando si persero tracce dell’uomo.
Sul luogo dell’allontanamento erano stati ritrovati un trattore con il quadro acceso, una torcia e un pacchetto di sigarette. Le indagini avviate dai carabinieri non portarono mai al suo ritrovamento, e nel corso di questi anni non era arrivata nessuna segnalazione che potesse portare all’uomo. Subito dopo la scomparsa, nonostante l’impiego delle unità cinofile gli specialisti non avevano trovato alcuna traccia utile al suo ritrovamento.

Cerignola, scoperta l’identità del cadavere trovato in un pozzo
Il 27 maggio 2023 il ritrovamento fortuito del cadavere in avanzato stato di decomposizione. Si trovava in un pozzo di un fondo agricolo nelle campagne di Cerignola, zona via San Severo, in contrada San Voto Cerina. Gli esami hanno dato esito positivo, quel cadavere è di Ruggiero Di Vincenzo, il 52enne scomparso il 12 luglio 2019 a San Ferdinando di Puglia.

Dopo l’allarme dato dalla moglie di Di Vicenzo un dispiegamento di uomini fra carabinieri, vigili del fuoco, agenti della vigilanza privata San Martino e volontari del gruppo di protezione civile San Ferdinando3 avevano setacciato il territorio con l’ausilio delle unità cinofile, ma senza trovare riscontri.


Inizialmente sembrava trattarsi di un allontanamento volontario, ma alla luce della notizia le indagini sul caso sono affidate agli uomini del commissariato di Cerignola. Ora si indaga anche per omicidio e occultamento di cadavere. Nel paese pugliese ci si continua a interrogare su che fine abbia fatto Vito Masciaveo, il 55enne scomparso la sera del 23 aprile 2014.