Il fenomeno dell’occupazione delle case diventa sempre più preoccupante. Pochi giorni fa era riuscito a rientrare a casa sua Ennio Di Lalla, l’86enne del quartiere Don Bosco a Roma che, uscito dall’appartamento per andare a fare degli accertamenti in ospedale, al ritorno l’aveva trovata occupata da una giovane rom. “La casa sembra un porcile – ha raccontato l’uomo – non pensavo mai che delle persone occupassero un’abitazione di una persona di 86 anni con i suoi acciacchi”.
Un caso simile è accaduto a Napoli, dove è stata occupata la casa di una professoressa di 90 anni dopo che lei si era assentata per problemi di salute e si era trasferita dalla figlia in un’altra provincia. La storia dell’anziana prof è stata raccontata da Il Mattino: era andata dai parenti in Irpinia per necessità di assistenza dopo i problemi di salute che aveva avuto. Nel frattempo, qualcuno si è introdotto nella sua dimora in pieno centro, vicino a piazza Plebiscito, dove la donna vive in affitto da 60 anni. E chi è entrato nella sua casa ha provveduto a cambiare la serratura e rimosso gli arredi di proprietà.
Il caso è stato denunciato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che su Facebook ha postato le foto ed è diventato pubblico grazie alla denuncia di don Michele Pezzella, parroco della chiesa Immacolata a Pizzofalcone ha tuonato contro chi ha occupato quella casa spiegando che “non è un vero cristiano”. Il sacerdote ha anche però spiegato di aver notato una certa assuefazione rispetto a un fenomeno così grave.
Non si tratta dell’unico caso nella zona. All’inizio del mese a Pozzuoli, lo Stato è intervenuto liberando una casa occupata abusivamente. Ad alzare l’attenzione sulla vicenda era stata anche l’aggressione in diretta tv a una troupe di Rai 1. Il legittimo assegnatario si era trasferito a casa della madre a Marano, sempre per problemi di salute.
Secondo un censimento reso noto dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, in Campania sono 8.000 le case popolari occupate abusivamente, circa 3.000 delle quali solo in provincia di Napoli. Secondo un dossier del 2020 della società partecipata Napoli Servizi, in città sono 2.600 le case popolari occupate abusivamente su 24 mila alloggi.