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Saman Abbas, colpo di scena sul fratello durante il processo: la decisione

  • Italia

Clamoroso colpo di scena al processo Saman Abbas, uccisa a 18 anni nelle campagne di Novellara fra il 30 aprile e l’1 maggio 2021. Cambia la posizione del fratello, il supertestimone intorno al quale l’accusa ha costruito tutta la sua strategia. Lo ha stabilito la Corte di assise di Reggio Emilia nell’ordinanza letta dalla presidente Cristina Beretti, prima dell’audizione del ragazzo. Nello specifico tutte le sue dichiarazioni testimoniali sono state definite inutilizzabili,

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Alla luce della novità, la sua udienza è stata spostata a martedì prossimo. Quel giorno, protetto da un paravento per tutelarne la privacy, si troverà davanti a un bivio: rispondere nuovamente su tutti i fatti che hanno portato alla sbarra i parenti (e non è detto che la sua ricostruzione sia la stessa che fece all’epoca), oppure, rifiutarsi di parlare e, a quel punto, il castello d’accuse perderebbe un pezzo importante.

Processo Saman colpo di scena Inutilizzabili le parole del fratello


Processo Saman, colpo di scena: “Inutilizzabili le parole del fratello”

Scrive La Stampa come: “La presidente della corte di Reggio Emilia, Cristina Beretti, ha accolto una richiesta delle difese in cui si sottolineava che al tempo delle tre sommarie dichiarazioni testimoniali rese da Alì Haider ai Carabinieri e dell’incidente probatorio fatto davanti al pubblico ministero, fossero emersi a suo carico precisi indizi di reità”.

Processo Saman colpo di scena Inutilizzabili le parole del fratello

“E a garanzia della propria posizione, doveva essere iscritto nel registro degli indagati, con tutti i crismi del caso, a cominciare dalla possibilità di essere accompagnato da un avvocato e avvalersi della facoltà di non rispondere”. Un difetto di forma dagli effetti molto gravi. Ali Haider, il fratello di Saman, è sempre stato il principale accusatore dei suoi familiari ora imputati, lo zio Danish Hasnain, chiamato a rispondere dell’omicidio in concorso con i cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, col padre Shabbar Abbas e con la madre Nazia Shaheen.

Processo Saman colpo di scena Inutilizzabili le parole del fratello

Al termine dell’udienza in Corte di assise, la legale del fidanzato di Saman Barbara Iannucelli ha lanciato un appello al ragazzo. “La vittima di questa vicenda è Saman. Il fratello è sicuramente un’altra vittima e lo dobbiamo preservare. È vero anche che gli errori formali non si colmano facilmente. Se il fratello ha sempre voluto contribuire a dire la verità è giusto che mantenga questo proposito per fare giustizia per la sorella. È stato un po’ la miccia che ha fatto esplodere il tutto, perché le foto di Saman e del fidanzato sono state fatte vedere da lui ai genitori. È stato – conclude – il tramite di tutto quanto di negativo è accaduto, spero però che non si tiri indietro. Lo farebbe per sé stesso, per tutti noi e per tutte le Saman che non conosciamo”.


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