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Marche, poliziotto arriva sul luogo dell’incidente. Scopre che è morto il figlio

Uno schianto frontale lungo la statale 745 Metaurense nella zona di San Silvestro tra Fermignano e Urbania. Ma la tragedia ha anche un altro agghiacciante risvolto.  È morto così un giovane di 30 anni, Alessio Ronconi, che era alla guida della sua Mercedes Classe A. Sul posto è arrivata un’auto della stradale con a bordo il padre del giovane. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, Alessio ha tentato un sorpasso, al termine di un rettilineo invadendo l’opposta corsia di marcia e finendo per schiantarsi frontalmente contro un furgone condotto da un uomo di Sant’Angelo in Vado.

Il padre di Alessio era il poliziotto in turno. Scattato l’allarme, la pattuglia raggiunge il luogo del’incidente e il poliziotto apprende che la vittima era proprio il figlio. Il collega ha sorretto Gabriele Ronconi e sono stati chiamati i carabinieri. Il trentenne lavorava alla Imab di Fermignano. La tragedia a San Silvestro mentre faceva ritorno a casa a Urbania ha davvero un dramma nel dramma, perché il poliziotto Gabriele apprende sul posto che a morire era esattamente il figlio. (Continua dopo le foto).


Alessio Ronconi, dipendente della Imab Group di Fermignano, aveva concluso il suo lavoro e stava tornando a Urbania, in via Mazzini 49 dove risiedeva. È deceduto sul colpo per le gravissime ferite riportate nel violento impatto. Ferito il conducente del Fiat Ducato che ha riportato un trauma cranico ed è stato trasportato all’ospedale di Urbino da un mezzo del 118. Nell’ incidente coinvolto un terzo mezzo, un Fiat Fiorino Pick up, che è stato tamponato: l’uomo al volante ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato al pronto soccorso per accertamenti. (Continua dopo le foto).

Erano circa le 17.20 quando all’altezza del ristorante La Taverna è avvenuto lo schianto. Sul posto i carabinieri di Fermignano e Urbino e i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo del trentenne dalle lamiere. Il medico arrivato sul posto non ha potuto che constatarne il decesso. Nel frattempo la statale Metaurense è stata chiusa al traffico e i mezzi sono stati deviati sulla strada dei Fangacci in direzione di Acqualagna. Solo intorno alle 19 è arrivato il nullaosta del magistrato di turno che ha permesso di trasportare la salma di Alessio all’obitorio dell’ospedale di Urbino. (Continua dopo la foto).

Il padre Gabriele, la mamma Luigina Saltarelli, il fratello Alessandro e la sua fidanzata Tania piangono così la morte di Alessio. Dalle parole del sindaco Marco Ciccolini: “Il dramma diventa immane quando un giovane muore in circostanze drammatiche come questa. Alessio non lo conoscevo di persona ma i genitori sì. Non ho parole. Sto rientrando da Roma e ho appreso dell’ennesima disgrazia che ha colpito la mia gente. Ho la sconforto addosso e mi sento di fare un abbraccio sentito e di cuore a quanti gli volevano bene”. Tutto il comando della polstrada di Pesaro è accorso sul posto per stare accanto al collega stravolto dalla scoperta del figlio senza vita così come è accorso sul luogo dell’incidente un dirigente del compartimento regionale della polstrada.

Il collega gli avvelena il panino, lui lo mangia e muore dopo 4 anni di agonia

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