Pesci alieni in Italia: le quattro specie pericolose. È allarme nel mar Meditteraneo, dove dal Canale di Suez sono arrivate quattro specie di ‘pesci alieni’: pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Sono di origine tropicale e sono state segnalate nei mari italiani, per la prima volta in Sicilia. A lanciare l’allarme è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim).
Pesci alieni in Italia: le quattro specie pericolose. È allarme nel mar Meditteraneo, dove dal Canale di Suez sono arrivate quattro specie di ‘pesci alieni’: pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Sono di origine tropicale e sono state segnalate nei mari italiani, per la prima volta in Sicilia. A lanciare l’allarme è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim).
In un comunicato stampa hanno avviato la campagna “Attenti a quei 4” per informare i cittadini sulla presenza delle quattro specie di pesci arrivati nel Mare Meditteraneo e spiegare come riconoscerle e monitorare la loro presenza nelle acque italiane. Cosa possibile grazie anche alle segnalazioni di pescatori e subacquei. Sul sito dell’Ispra anche le foto per riconoscere i pesci. Il pesce palla maculato è caratterizzato dalla presenza di macchie scure sul dorso grigio-argenteo, possiede una potente neurotossina che la rende altamente tossica al consumo, anche dopo la cottura. E con la sua potente dentatura può infliggere morsi molto dolorosi.
Il Pterois miles, noto come pesce scorpione, è uno dei più invasivi ed è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2016. Come riporta il sito dell’ispra, il pesce scorpione è commestibile ma bisogna fare attenzione alle spine perché possono causare punture molto dolorose anche 48 ore dopo la morte dell’animale. Le altre due specie (Il pesce coniglio scuro e il pesce coniglio striato) sono specie erbivore e commestibili, ma bisogna anche in questo caso bisogna fare attenzione alle spine perché possono infliggere punture dolorose anche se l’animale è già morto.
L’Ispra e il Cnr-Irbim invitano i pescatori, i subacquei e chiunque abbia osservato o catturato una di queste specie in acque italiane, a documentare con foto/video e inviare la propria osservazione su WhatsApp al numero 320 4365210 o postarla sul gruppo Facebook Oddfish utilizzando l’hashtag: #Attenti4.
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