Torna l’ora solare e per alcune tipologie di persone potrebbe non essere una buona notizia. Dal prossimo weekend, tra sabato 29 ottobre e domenica 30, bisognerà spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro alle 3 del mattino. Un cambio che ci permetterà di dormire 60 minuti in più, ma in generale si perde un’ora di luce. Luce che è alla base del ciclo circadiano che è alla base del benessere di ogni essere vivente. Un ciclo che, se modificato, può avere delle conseguenze.
Spiega a Repubblica il il professor Roberto Manfredini, cronobiologo dell’Università di Ferrara come: “Il disturbo dei ritmi circadiani è documentato essere alla base di una ampia serie di disturbi a carico di numerosi organi ed apparati. E anche cambiare l’ora due volte all’anno rappresenta una forma di desincronizzazione”. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno indagato sugli effetti del cambio dell’ora legale sui ritmi circadiani.
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E hanno evidenziato “disturbi del sonno e depressione, oltre alla riacutizzazione di malattie psichiatriche e l’aumento di accessi al pronto soccorso, di ricoveri ospedalieri e traumi da incidenti stradali”, prosegue Manfredini. “Studi condotti in diversi paesi d’Europa e negli Stati Uniti hanno confermato un aumento del 5% degli infarti del miocardio, un aumento del 9% degli ictus nei primi 2 giorni dopo la transizione primaverile e dei ricoveri per aritmia da fibrillazione atriale, specie a carico del sesso femminile, nei quattro giorni seguenti il cambio dell’ora”.
“Contrariamente, dopo il cambio autunnale, il rischio di arresto cardiaco era ridotto del 12%”. E anche i giovani soffrono di più l’ora legale, “fra sonnolenza diurna, ridotta vigilanza, deficit di attenzione e ridotte performance scolastiche”. Buone notizie però per i nottambuli. “I ‘gufi’ se fa buio prima o buio dopo non ne risentono più di tanto” mentre “le ‘allodole'”, ovvero i mattinieri, “soffrono molto di più del cambio di orario”.
Secondo alcuni neurologi, quindi, “bisogna lasciare l’orologio sempre uguale, si se lasciare sempre l’ora solare o sempre quella legale ma non bisogna spostare ogni sei mesi queste benedette lancette che sono un trauma psicologico e organico per le persone più fragili o più sensibili a questo tipo di oscillazione”.
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