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“Voleva portare l’amante a casa”. Ucciso con l’accetta dalla moglie, smembrato e ritrovato nell’Adige

  • Italia
Omicidio Shefki Kurti

Omicidio Shefki Kurti, arrestata la moglie. Svolta nel caso del cadavere ritrovato ill 28 luglio scorso, quando vicino ad una chiusa del canale Adigetto in via Casaria a Villanova del Ghebbo, in provincia di Rovigo, il personale del Consorzio di Bonifica ha notato una gamba mozzata.

In via San Lazzaro a Lendinara erano stati trovati, chiusi in quattro sacchi neri, il tronco, la testa e poco dopo anche le braccia. Dopo l’esame del dna l’identificazione: si trattava di Shefki Kurti, nato a Durazzo, in Albania e residente da diverso tempo a Badia Polesine, in provincia di Rovigo. La vittima, sposata e in pensione da poco, avrebbe compiuto 72 anni il 7 agosto.

Omicidio Shefki Kurti


Omicidio Shefki Kurti, arrestata la moglie: “Ucciso con l’accetta”

Le parti del corpo erano state chiuse nei sacchi neri della spazzatura per poi essere disperse nell’Adigetto, dove erano state ritrovate a distanza di poche ore in diverse località. Ora la svolta. I carabinieri di Rovigo hanno arrestato la moglie, secondo quanto riportato dai quotidiani la donna avrebbe ucciso e fatto a pezzi suo marito per “punirlo della sua presunta infedeltà”.

Omicidio Shefki Kurti

“Voleva lasciarmi – ha spiegato Nadire Kurti alle forze dell’ordine di Rovigo che l’hanno tratta in arresto – e poi avrebbe portato la sua amante a vivere in casa nostra”. Secondo quanto reso noto dai carabinieri di Rovigo, la donna ha confessato di averlo ucciso con un’accetta in casa. Poi, ha spiegato, lo ha fatto a pezzi e ha gettato i resti chiusi in sacchetti nel canale Adigetto.

Nei confronti della donna è stato emesso l’ordine di custodia cautelare nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Rovigo, dove si trova piantonata. Il 12 agosto la donna era stata ricoverata per disturbo delirante di personalità. La coppia era arrivata in Italia nel 1991 e la vittima aveva iniziato a lavorare come manovale.

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