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Giallo di Dalmine, svolta nelle indagini: fermato il figlio 34enne della vittima

Per l’omicidio di Franco Colleoni, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno arrestato questa mattina il figlio 34enne del ristoratore, ex segretario provinciale della Lega. La vittima sarebbe morta dopo una lite legata alla riapertura del ristorante.

L’attività di polizia giudiziaria svolta ininterrottamente dal momento dell’omicidio dai Carabinieri ha permesso di accertare che nella mattinata di ieri dopo l’ennesimo diverbio per la riapertura del loro ristorante, padre e figlio, cuoco del locale, hanno avuto una colluttazione nel corso della quale il figlio ha percosso violentemente il padre facendolo cadere a terra e facendogli sbattere più volte la testa su una pietra del cortile. Il presunto movente è nei cattivi rapporti familiari e in quelli legati alla gestione del ristorante di famiglia. Continua dopo la foto


Nel corso della notte l’arrestato ha ammesso ai militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Treviglio la colluttazione con il padre ma di non ricordare nulla dell’evento, venendo dichiarato in arresto. Il Pm Fabrizio Gaverini ha successivamente interrogato l’arrestato assistito dal legale di fiducia. Francesco C. è stato tradotto presso il carcere di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Continua dopo la foto


Franco Colleoni er considerato un leghista di vecchio stampo, non a caso si può notare il suo grande amore avuto per la Lega proprio dal nome dell’esercizio commerciale. Un nome scelto in omaggio alla Lega, del quale era stato ero sostenitore ai tempi di Umberto Bossi, che è stato spesso a cena nel suo locale dove, appesi alle pareti, ci sono manifesti storici del partito. Continua dopo la foto


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Tra la ne degli anni Novanta e l’inizio del Duemila Colleoni fu anche membro del consiglio federale e dal 1999 al 2004 segretario provinciale. Nei quattro anni precedenti aveva ricoperto la carica di assessore provinciale all’Agricoltura con delega alla caccia e alla pesca nella giunta dell’allora presidente Giovanni Cappelluzzo: “Lo ricordo con affetto, anche come amico – le sue parole – ma prima ancora per la serietà e la dedizione con la quale aveva svolto il suo incarico”. Tra i suoi impegni politici anche quello di consigliere comunale con l’ex sindaco di Dalmine, Antonio Bramani, padre dell’attuale primo cittadino Francesco.

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