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“Vi ammazzo tutti”. Follia al bar: Giovanni muore a 40 anni. Un ferito, 38enne arrestato

  • Italia

Omicidio al bar durante la festa di paese. La vittima si chiamava Giovanni Senatore, aveva 40 anni ed era residente a Castelleone, teatro della violenta rissa finita in tragedia. Colpito all’addome, l’uomo è morto poco dopo in ospedale. Ferito mentre cercava di difenderlo l’amico, Alessandro Ferrari di 33 anni, anche.

Mentre a finire in manette, dopo una folle corsa tra le vie di del paese urlando “Vi ammazzo tutti”, è stato Mauro Mutigli, 38 anni, anche lui residente a Castelleone. Poco prima delle 21.30, in un bar a pochi metri dalla piazza del Comune, un diverbio tra due avventori è degenerato in lite violenta. Non solo parole e urla, poco dopo Senatore e Mutigli hanno iniziato a prendersi a pugni, calci e sono volate anche delle sediate.

Omicidio al bar


Omicidio al bar a Castelleone, morto Giovanni Senatore

La lite sembrava essersi placata, perché uno dei due era andato fuori dal bar. Mauro Mutigli, 38 anni, anche lui residente a Castelleone è rientrato nel locale e con un coltello in mano, prelevato dal suo monopattino elettrico, si è scagliato contro il quarantenne con il quale poco prima stava litigando. Inutile l’intervento dell’amico della vittima, che ha tentato di metter pace, e invece è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale.

Omicidio al bar

Omicidio al bar a Castelleone – Il trentottenne si è avventato contro il quarantenne e lo ha colpito violentemente all’addome poi è fuggito per le strade del paese, dove si stava svolgendo una festa di artisti di strada, e si è allontanato gridando alle persone “vi ammazzo tutti”. Immediata la chiamata al 118, arrivato sul posto con l’equipe medica, l’ambulanza e l’automedica. Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti anche i carabinieri, partiti subito alla ricerca del fuggitivo.

Stabilizzato sul posto, Giovanni Senatore è stato caricato sull’ambulanza e trasportato d’urgenza all’ospedale ma la ferita all’addome era troppo grave ed è morto poco dopo il ricovero. Ferito anche l’amico Alessandro Ferrari, in manette l’omicida, fuggito dopo l’aggressione e arrestato dai carabinieri.

Un mese fa il matrimonio, oggi il funerale. Addio Roberta e Roberto, uniti dal triste destino: “Siamo devastati”

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