Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Non versate i soldi su quel conto”. È “lui” lo sciacallo del web che, dopo il terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia, ha cercato di fare il furbo. Quel conto corrente, che sembrava fosse per la beneficenza, in realtà era il suo

  • Italia

 

Finalmente lo “sciacallo del web” è stato identificato dalla Polizia postale: tramite un conto corrente chiedeva donazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, ma il conto era suo. A darne la notizia è la stessa Polizia di Stato sul suo profilo Twitter.

Ma questo caso di sciacallaggio non è isolato, già nei giorni scorsi non sono mancati episodi molto simili ma “in carne e ossa” con uomini che si spacciavano per agenti di polizia e carabinieri, operatori della Protezione civile o semplici volontari, aggirandosi nei luoghi colpiti dal sisma per fare razzia di quello che è rimasto nelle case abbandonate.

(Continua a leggere dopo la foto)


{loadposition intext}

Due di loro sono stati arrestati ad Amatrice dagli agenti del contingente della Polizia di Roma Capitale. Sono stati condotti presso la base operativa, anche per allontanarli dalla folla che voleva linciarli. I sospettati, italiani di 30 anni circa, hanno dichiarato di aver viaggiato per 700 km per essere là e aiutare: ma agli accertamenti, condotti con l’ausilio di una stazione mobile dei Carabinieri, sono risultati pregiudicati con numerosi precedenti tra cui furto e rapina. Nelle stesse ore un uomo si era spacciato per agente in perlustrazione, è stato allontanato da una donna che gli ha chiesto il tesserino.

(Continua a leggere dopo la foto)

Oltre a fingersi delle forze dell’ordine, sembra che alcuni abbiano anche tentato di fingersi dei giornalisti per varcare le “zone rosse” poste ai margini delle aree crollate e raggiungere così le abitazioni, eludendo i controlli. In un caso segnalato da una donna, due presunti giornalisti si aggiravano in maniera sospetta mentre cercavano la villa di Claudio Lotito. Per questi motivi le fiamme gialle precisano che il personale opera in divisa o in borghese ma comunque con segni distintivi.

“Brutto, troppo alto, stonato”. L’incredibile storia del palazzo di Amatrice, criticato al momento della sua costruzione, che ha resistito al terremoto

-->

Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004