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“Diceva di essere incinta di me”. Maria Rosaria Boccia diffidata da un politico: “Un incubo”

  • Italia
Maria Rosaria Boccia e la diffida di un assessore campano: "Atti persecutori, mi ha detto di essere incinta"

Dopo la vicenda del ministro Gennaro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia sarebbe coinvolta in un altro caso politico molto simile. L’episodio risale al 2018 ed è stato rivelato oggi dal legale dell’assessore in questione. L’imprenditrice coinvolta nello scandalo del ministro che poi si è dimesso, avrebbe ricevuto una diffida per atti persecutori da un assessore, al quale avrebbe detto “di essere incinta”. Dalle carte mostrate dall’avvocato, emerge che Maria Rosaria Boccia avrebbe poi rassicurato il suo ex amante riportando il risultato negativo di un test di gravidanza.

La diffida presentata rivela però che i presunti “atti persecutori e denigratori” sarebbero proseguiti “in maniera sistematica e perdurante”. La “relazione affettiva” fra Maria Rosaria Boccia e un assessore, secondo quanto riferito dal politico citato dal quotidiano La Verità, sarebbe sfociata anche in “inseguito con l’auto, anche a folle velocità”. Il legale ha evidenziato come la “pur breve relazione affettiva” sarebbe terminata “per volontà unilaterale del mio assistito”.

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Maria Rosaria Boccia e la diffida di un assessore campano: “Atti persecutori, mi ha detto di essere incinta”

Maria Rosaria Boccia non avrebbe accettato la fine della storia con l’assessore, arrivando a comunicargli di aspettare un bambino. Da quel momento “per il mio assistito è iniziato un incubo che di fatto lo ha indotto a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, determinando un perdurante e grande stato di ansia o di paura”. Dopo la notizia della gravidanza, l’assessore avrebbe chiesto alla donna una prova.

“Nonostante il mio assistito avesse ribadito di non voler essere in alcun modo più impegnato in relazione sentimentale, fece presente a Boccia che si sarebbe comunque assunto le responsabilità del caso”. L’influencer avrebbe quindi replicato: “Mi hai lasciata incinta per arrivare ai miei soldi e al mio ceto sociale, la tua casa è schifosa, posso comprarne dieci cosi, al tuo paese ti schifano tutti”.

Maria Rosaria Boccia e la diffida di un assessore campano: "Atti persecutori, mi ha detto di essere incinta"

Sempre secondo la versione riferita dall’avvocato al quotidiano La Verità, “il mio assistito, anche in presenza di altri soggetti, riceveva continuamente azioni altamente menomanti della libertà fisica oltre che morale”. Tra le accuse anche quelle di una citofonata inopportuna, avvenuta il 23 settembre 2018 a Salerno. A confermare le accuse dell’avvocato del politico ci sarebbe un filmato delle telecamere di sorveglianza del condominio dove abitava il politico che immortalerebbero l’imprenditrice mentre citofona “insistentemente, sette-otto volte”.

“Dopo qualche minuto, in maniera alquanto impertinente”, la donna “ha iniziato anche a bussare alla porta di casa” e a telefonare al cellulare del politico. Come ricostruisce sempre il quotidiano La Verità, Maria Rosaria Boccia avrebbe citofonato anche in un’altra occasione, in piena notte.

Tutto ciò provocava all’assessore, secondo il suo legale, “un episodio di tachicardia e paura, essendo stato svegliato senza alcun motivo in piena notte”. Si parla anche di un presunto inseguimento in auto, poi la diffida: “La intimo e diffido a far cessare, se in corso, e a non assumere più alcun comportamento o atto persecutorio nei confronti del signor M.M,. Precisando sin d’ora che in caso contrario, verrà formalizzata nei suoi confronti apposita istanza di ammonimento […] indirizzata al Questore della Provincia di Salerno, a cui, nel caso di inottemperanza seguirà d’ufficio la denuncia, non rimettibile, all’autorità giudiziaria”, ai sensi dell’articolo del codice penale che persegue gli atti persecutori.


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