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“Gli sta puntando il fucile”. Paura a Roma durante i festeggiamenti per l’Italia. Le immagini choc dall’Altare della Patria

  • Italia
nazionale tifoso altare patria

Una grande vittoria della nazionale significa grandi festeggiamenti. Il problema è che non solo in Italia, ma un po’ dappertutto, dopo un periodo di lockdown e paura, ora la carica è più alta che mai. Naturalmente anche ieri sera, dopo il triplice fischio dell’arbitro e la vittoria meritata della nazionale italiana, è successo letteralmente di tutto. In ogni paese e città della penisola non sono mancati i caroselli con auto, bandiere e clacson. Non è mancata musica ad alto volume fino a notte fonda e non sono mancati camion utilizzati come carri di carnevale.

Tuttavia non pochi anche i disordinati generati dall’euforia dei tifosi che più di qualche volta non sono riusciti a fermarsi di fronte all’evidente follia che stavano per commettere. Come saprete, prima ancora che gli azzurri della nazionale alzassero la coppa a Wembley, già decine di migliaia di tifosi avevano dato vita a festeggiamenti e caroselli per le piazze e le strade d’Italia, dal centro alla periferia.

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Centro nevralgico della festa dopo la vittoria della nazionale, Piazza Venezia dove le persone si sono riversate da tutto il centro dopo l’ultima parata di Donnarumma. Ed è proprio a Piazza Venezia, a un passo dal Colosseo e i Fori imperiali, che un ragazzo ha scavalcato la cancellata dell’Altare della Patria correndo sulla scalinata del Monumento al Milite Ignoto, venendo inseguito dai militari del picchetto d’onore, che siamo abituati a vedere fermi immobili.

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Il marinaio, armato, ha lasciato il suo posto accanto al monumento per convincere il ragazzo intento a festeggiare la nazionale a desistere tenendo il mitra in mano, inseguendolo. Il ragazzo della bravata – evidentemente terrorizzato – è corso così fuori dall’area della scalinata, ed è stato immediatamente fermato e tradotto in commissariato dove è stato identificato e denunciato.

Non si sa se sia stato rilasciato a piede libero o meno. Un’esuberanza la sua che forse non pensava avesse conseguenze tanto gravi. La celere nel frattempo si era schierata lungo il perimetro del monumento per evitare che a qualcun altro venisse in mente di mettere in atto la stessa idea: festeggiare la nazionale sull’Altare della Patria.

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