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Nati lo stesso giorno, estratti dalle macerie del devastante terremoto insieme. Ma uno dei due gemellini era vivo, l’altro morto. Poi il destino beffardo ci ha messo di nuovo del suo

  • Italia

 

Una strage di bambini. Delle 250 vite spezzate alle 3.36 di mercoledì 24 agosto, molte ancora dovevano sbocciare. Avevano solo sentito il profumo, ascoltato da un muro il calore del sole, visto la neve cadere e sciogliersi senza essere liberi di scoprire il fiore che sboccia. E’ il caso di Simone e Andrea. Sette anni. Nati e morti insieme lo stesso giorno. Un destino infausto e maledetto che si è consumato infine senza che un dio pietoso tendesse la sua mano per salvarne almeno uno in extremis.

A Simone, che all’inizio sembrava potesse farcela, dopo lo strazio di tante ore passate intrappolato in una prigione di pietre e putrelle polverizzate, i soccorritori hanno subito provato a praticare un massaggio cardiaco.

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Ma su un corpo così piccolo e provato da una fatica immane, il tentativo è presto fallito. Per Andrea, invece, non c’è stato nulla da fare. Ai genitori dei due gemellini, ricoverati in ospedale per lo choc, è stata risparmiata la triste procedura del riconoscimento. Ma in questa Spoon River tra Lazio e Marche la conta infinita dei morti innocenti prosegue ad Accumoli, il paese dell’epicentro: un bimbo di appena 8 mesi — la vittima più piccola del sisma — si è spento insieme al suo fratellino di 8 anni. Per il dramma di intere famiglie che non avranno più pace. Intanto ad Amatrice, forse insieme a Pescara del Tronto le cittadine più colpite, si teme per la sorte di circa trentacinque turisti che erano ospitati nell’Hotel Roma e che risultano dispersi.

 

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Dalle macerie dell’albergo per ora sono state estratte sette vittime, ma la paura è che sotto i detriti e le pareti crollate via siano tutti gli altri. Le speranze di trovarli in vita, se così fosse, sono al momento molto basse. Erano lì per partecipare alla Sagra dell’Amatriciana che si doveva svolgere questa domenica nella cittadina laziale. Altri dispersi si registrano nelle diverse località colpite dal sisma, soprattutto nelle frazioni raggiunte a fatica dai soccorsi e che in questi giorni erano frequentate molto da turisti magari tornati a trovare parenti e amici. Due sicuramente risultano ad Arquata, secondo quanto riferiscono i soccorritori. E nella frazione di Arquata, appunto a Pescara del Tronto, già da alcune ore i cani “molecolari”, addestrati a cercare tracce di superstiti, non segnalano più la presenza di sopravvissuti. 

“Sentito il terremoto?”. Vuole sdrammatizzare e fa una battuta (pessima) sui social poco dopo la terribile scossa. I fan del noto volto televisivo, però, non gradiscono affatto e lui, in un baleno, viene demolito. Cosa ha detto e soprattutto chi è

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