Se n’è andato all’improvviso Gino Strada. Il fondatore di Emercency è morto poche ore fa. 73 anni, a quanto riporta il Corriere delle Sera sembra soffrisse di cuore. Oggi aveva firmato un articolo su La Stampa, commentando l’avanzata delle forze talebane di Afghanistan. “Ho vissuto in Afghanistan complessivamente 7 anni: ho visto aumentare il numero dei feriti e la violenza, mentre il Paese veniva progressivamente divorato dall’insicurezza e dalla corruzione”.
“Dicevamo 20 anni fa che questa guerra sarebbe stata un disastro per tutti. Oggi l’esito di quell’aggressione è sotto i nostri occhi: un fallimento da ogni punto di vista – scriveva Gino Strada – Oltre alle 241 mila vittime e ai 5 milioni di sfollati, tra interni e richiedenti asilo, l’Afghanistan oggi è un Paese che sta per precipitare di nuovo in una guerra civile, i talebani sono più forti di prima, le truppe internazionali sono state sconfitte e la loro presenza e autorevolezza nell’area è ancora più debole che nel 2001”.
Una vita per gli altri quella di Gino Strada. 25 anni fa aveva fondato Emergency aiutando la popolazione e costruendo ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi. Nato a Sesto San Giovanni, comune operaio nella cintura milanese, cresce in un ambiente cattolico sensibile alla realtà sociale che si ispira alle idee del Concilio Vaticano II per poi aderire alla corrente comunista universitaria.
Dopo aver terminato gli studi superiori presso il Liceo classico Carducci, Gino Strada ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano nel 1978, all’età di trent’anni, e si è poi specializzato in Chirurgia d’Urgenza. Durante gli anni della contestazione è uno degli attivisti del Movimento Studentesco. Negli anni ’80 si specializza in chirurgia cardiopolmonare, lavorando negli Stati Uniti, alle università di Stanford e Pittsburgh, all’Harefield Hospital (Regno Unito) e al Groote Schuur Hospital di Città del Capo (Sudafrica), l’ospedale del primo trapianto di cuore di Christiaan Barnard.
Nel periodo 1989-1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina. Questa esperienza sul campo motiva Strada e un gruppo di colleghi a fondare Emergency, un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che, dalla sua fondazione nel 1994 alla fine del 2013, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi nel mond