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È morta Marisa Amato. Il suo terribile e ingiusto caso aveva scosso l’Italia

Addio a Marisa Amato. La donna di 65 anni rimasta tetraplegica dopo la notte di follia del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. A quanto si apprende Marisa Amatoera ricoverata da alcuni giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale torinese per il sopraggiungere di alcune complicazioni. In piazza San Carlo era rimasta vittima di un trauma vertebro-midollare, che l’aveva resa tetraplegica. Successivamente era stata assistita a casa. Negli ultimi giorni si sono invece manifestati i sintomi di un’infezione, che ha causato il peggioramento delle sue condizioni respiratorie. La paziente era arrivata al Cto nel pomeriggio del 23 gennaio: lì gli esami avevano evidenziato un versamento pleurico, che era stato immediatamente drenato. (Continua dopo la foto)


Ricoverata presso la Terapia Intensiva, diretta dal dottor Mauriziano Berardino, la paziente aveva espresso con lucidità e fermezza la volontà che la terapia, soprattutto il supporto respiratorio, non prevedesse mezzi invasivi come l’intubazione tracheale o la tracheotomia, qualora la ventilazione non invasiva non risultasse sufficiente, pur avendo ben chiaro che questa decisione avrebbe potuto portarla a un peggioramento fatale. (Continua dopo la foto)


“Secondo queste indicazioni – spiegano dall’ospedale – la terapia è proseguita con discreta efficacia. Alle ore 08:00 di questa mattina però, il brusco peggioramento cardiovascolare ha causato la perdita della coscienza della paziente sino al momento in cui alle 09:15, si è spenta, attorniata dai familiari”. Salgono così a due le vittime della notte di piazza San Carlo. L’altra è Erika Pioletti, morta a 38 anni dopo alcuni giorni di agonia. (Continua dopo la foto)

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La sindaca Chiara Appendino, a nome della Città di Torino, esprime profondo dolore e sincera vicinanza ai familiari in questo momento. Lo scorso 23 ottobre la donna aveva raggiunto in ambulanza l’aula bunker del tribunale, alla periferia di Torino, per prendere parte all’udienza preliminare per i fatti di piazza San Carlo. Assistita dall’avvocato Nicola Menardo, dello studio legale Grande Stevens,si era costituita parte civile nel processo. Quindici le persone accusate di disastro, lesioni e omicidio colposo tra cui la sindaca Chiara Appendino, l’allora questore Angelo Sanna, il viceprefettoRoberto Dosio.

In merito alla tetraparesi di Marisa Amato, la procura aveva avviato accertamenti nei confronti di due medici, affidandosi alla consulenza di due specialisti, per appurare se la condizione della donna fosse stata causata da un’insufficienza di accertamenti all’ospedale Maria Vittoria, dove era stata portata dai soccorritori, e alle Molinette,dove era stata poi trasferita. Saranno i parenti, adesso che non c’è più, a continuare la battaglia di Marisa.

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