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Milano sotto attacco, i black bloc “No Expo” devastano il centro della città

 

Auto e negozi incendiati. Bombe carta e sprangate contro le vetrine. Bottiglie, pietre e sassi contro palazzi e pensiline dei mezzi pubblici e contro il cortile dell’università Cattolica. La polizia ha usato gli idranti per fermare l’azione di danneggiamento che le ‘tute nere’ hanno messo a segno nel centro di Milano.  Lungo il percorso del corteo No Expo, non si contano le vetrine spaccate, le banche e i negozi imbrattati con vernice e stencil. Due auto sono state incendiate. Tutto è degenerato circa un’ora dopo l’inizio della manifestazione, quando il corteo si è spaccato in due tronconi. In testa la parte pacifica, in coda l’ala dei black bloc. Incendiato un negozio, ansia per gli abitanti dello stesso stabile dell’esercizio commerciale.

(continua dopo la foto)


Tutto è successo, nonostante l’imponente dispiegamento di uomini e mezzi (una zona rossa, grate d’acciaio, barricate e un dispiegamento di 2.200 agenti) che ha cercato di proteggere il centro di Milano in una giornata così importante, così com’è quella che ha inaugurato l’Expo. In via Mellerio è stata lanciata una bomba carta, altre in via Carducci. In corso Magenta i manifestanti hanno lanciato fumogeni contro i poliziotti che hanno risposto con i lacrimogeni.

Il corteo dedicato No-Expo era partito intorno alle 15 da piazza XXIV Maggio. A sfilare in strada – nella tradizionale MayDay Parade – oltre ai gruppi che contestano l’Esposizione universale, anche i No Tav, i Cub, varie realtà dei centri sociali milanesi, varie sigle anarchiche e dodici bande musicali provenienti da tutta Europa. Una multitudine di sigle e realtà che ha portato in piazza migliaia e migliaia di persone, intorno alle 20mila. Questa, almeno è la cifra che l’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli, ha dato dalla sala operativa della prefettura che segue in diretta il corteo.

Il corteo era molto temuto, anche perché è stato preceduto da una manifestazione di vigilia che ha imbrattato e danneggiato più di una vetrina del centro. Per prevenire (o fronteggiare) i problemi di ordine pubblico, la polizia ha schierato 2.200 uomini in tenuta antisommossa. Mentre fino all’ultimo sono continuate le perquisizioni e gli sgomberi della Digos in cerca di armi o materiale pericoloso da usare in manifestazione.

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