Dopo il caldo anomalo che sta interessando in queste settimane l’Italia, con temperature di oltre 30 gradi in un mese di ottobre quanto mai bollente, potrebbero esserci sorpresa in arrivo. Sebbene gli esperti siano scettici sulle previsioni a lungo periodo, c’è un elemento che non può essere ignorato: le acque dell’oceano Pacifico si stanno scaldando. Dati che portano gli esperti a pensare che il fenomeno di El Niño si stia ricreando.
Cosa sia lo spiega Giulio Betti, meteorologo e climatologo che lavora presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze. Spiega come: “è impossibile, come ha fatto qualche sito stilare previsioni per il prossimo novembre, dicembre o addirittura gennaio. Quello che è certo è che è in azione El Nino”.

Meteo Italia, con l’arrivo di El Niño rischio eventi estremi in inverno
“Un fenomeno che si manifesta in media ogni 5 anni influenzando principalmente l’area del Pacifico equatoriale, con associate correnti umide e precipitazioni. Possiamo anche dire – continua l’esperto – che El Nino dovrebbe sostituire il blocco anticiclonico con temperature miti in un contesto più umido ed instabile”.
“Dovrebbe favorire la fine del blocco con la formazione di correnti umide e occidentali, e piogge”

“Ridimensionando anche le anomalie termiche. È escluso che si possa passare da un eccesso in un senso o nell’altro. A livello globale gli effetti del ‘Ninò, ricorda Betti, saranno diversi: siccità e caldo anomalo sono previsti in un Australia, mentre farà più freddo negli Usa, nel Canada occidentale e in Scandinavia”. C’è poi una questione particolarmente rilevante che riguarda l’Italia.

Il nostro paese, al pari di altri europei, potrebbe essere colpito da eventi estremi di breve durata. Che potrebbero essere legati sia a temperature sopra la media in inverno che, ma il condizionale è sempre d’obbligo, scatenare bufere e tempeste di neve estreme nelle aree montane in autunno inoltrato e, ancora di più, nei primi mesi invernali. Con temperature siberiane e freddo record.