Omar Bassi, un giovane di 23 anni residente a Bollate (Milano), è deceduto lunedì 5 agosto agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria a causa di un’emorragia cerebrale. Secondo la denuncia dei suoi familiari, Omar sarebbe stato picchiato da cinque buttafuori di una discoteca nel Varesotto dove si era recato insieme al fratello minore. La tragica vicenda ha inizio la notte tra venerdì 2 e sabato 3 agosto, quando Omar e il fratello decidono di andare a ballare in una discoteca della zona.
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Stando al racconto dei parenti, il giovane avrebbe cercato di difendere il fratello da alcuni buttafuori che stavano aggredendolo. In sua difesa, Omar sarebbe stato brutalmente picchiato a sua volta dai cinque addetti alla sicurezza del locale. Il giovane è stato subito portato in ospedale Sacco di Milano. “Ma dopo due ore di attesa lui ha preferito tornare a casa”, ha raccontato la cugina del giovane.
Omar, morto a 23 anni dopo una rissa coi buttafuori
Due giorni dopo il pestaggio, il giovane era andato in un altro ospedale della provincia di Milano dove è stato poi dimesso in codice verde: “La diagnosi è stata ‘esiti da contusioni multiple al viso, ferita lacero contusa della mucosa orale e trauma contusivo cranico’”. La cugina racconta che gli erano stati dati tre giorni di prognosi e prescritto il paracetamolo. A quel punto Omar e la famiglia partono per la Calabria e proprio in vancaza il ragazzo ha un malore in doccia e muore. I genitori chiamano immediatamente il 118. Omar quindi, trasferito all’ospedale Riuniti, è stato sottoposto a tac e qui la terribile scoperta: è morto dal punto di vista celebrale.
Ora i genitori e la famiglia si è rivolta ai carabinieri: “Vogliamo capire cos’è successo a nostro figlio, e se quei pugni che ha preso in discoteca sono stati la causa della sua morte”, hanno dichiarato i genitori di Omar, che ora attendono i risultati dell’autopsia per avere risposte certe sulle cause del decesso. La cugina racconta ancora ai cronisti: “Se non l’avessero picchiato e se i medici si fossero accorti della gravità dei traumi Omar sarebbe ancora con noi”.Gli atti giudiziari sono stati trasmessi alla Procura di Busto Arsizio per competenza territoriale.
Omar Bassi aveva soltanto 23 anni e la sua morte ha sconvolto la comunità di Bollate, dove il giovane era molto conosciuto e stimato. La tragedia di Omar pone l’accento sulla necessità di garantire la sicurezza nei locali pubblici e di prevenire episodi di violenza gratuita. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Reggio Calabria, dove si è consumata la tragedia. La speranza è che le indagini possano far luce su quanto accaduto e che la giustizia faccia il suo corso.
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