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Martina Rossi, a 10 anni dalla morte della 20enne arriva la sentenza della cassazione

  • Italia
Martina Rossi condanna confermata cassazione

Si chiude finalmente il capitolo sulla morte di Martina Rossi, la 20enne genovese deceduta il 3 agosto 2011 precipitando dalla terrazza del sesto piano dell’hotel ‘Santa Ana’ a Palma di Maiorca. Ad emettere la sentenza, i giudici della Quarta sezione penale della Corte di Cassazione che hanno dichiarato inammissibili i ricorsi dei due imputati. La sentenza è arrivata dopo quasi due ore di camera di consiglio. Confermate quindi le due condanne a 3 anni per Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, i due aretini condannati per tentata violenza sessuale di gruppo.

In primo grado, davanti al Tribunale di Arezzo, il 14 dicembre 2018, Vanneschi e l’amico Albertoni vennero condannati a 6 anni di reclusione per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato sulla giovane Martina Rossi. Il 9 giugno 2020 la Corte d’appello di Firenze li aveva poi assolti “perché il fatto non sussiste”. Ed eccoci arrivati al 21 gennaio scorso quando la cassazione stessa ha annullato la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo per i due imputati.

Martina Rossi condanna confermata cassazione


L’appello bis a Firenze lo scorso 28 aprile si è concluso con la condanna a 3 anni di Vanneschi e Albertoni per tentata violenza sessuale di gruppo, essendosi prescritto l’altro reato. Per i giudici della Corte d’appello di Firenze, come si legge nelle motivazioni del processo bis, appare “provato al di là di ogni ragionevole dubbio che Martina Rossi, la mattina del 3 agosto 2011, precipitò dal terrazzo della camera 609 dell’albergo dove alloggiava”.

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E ancora: “Lo ha fatto nel tentativo di sottrarsi a una aggressione sessuale perpetrata a suo danno dagli imputati”. E ancora il padre di Martina Rossi: “Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c’è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare a giustizia”, ha commentato Bruno Rossi, papà di Martina, dopo la sentenza.

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Poi la mamma di Martina Rossi: “Finalmente la verità, anche se quello che ha sofferto Martina non lo cancella nessuno. Non hanno avuto neanche pietà. Quando ho letto la sentenza di appello bis ho pensato che faceva onore alla verità. Ecco – ha aggiunto- è vero, lo conferma la Cassazione. Ora la Spagna ci chieda scusa”.

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