Martano, svolta nell’inchiesta. Era il 23 luglio dello scorso anno quando la donna avrebbe tentato di uccidere la figlia neonata. Poi la scoperta choc in casa. La notizia riportata su Il Mattino lascia un’intera comunità senza parole.
Le indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Martano e dal Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Maglie hanno fatto emergere un’altra inquientante verità in merito alla vicenda avvenuta in Salento. Non solo la donna avrebbe tentato di uccidere a morte la figlia neonata con tre colpi di coltello alla gola, ma sotto il letto nascondeva anche una macabra verità.
Come riporta Mino Marinazzo sul Quotidiano di Puglia, i carabinieri, perquisendo l’abitazione della donna, già accusata di aver tentato omicidio, hanno scoperto sotto il letto lo scheletro del neonato. Avvolto in alcuni stracci, lo scheletro di un altro bimbo. Un corpo piccolo, minuziosamente coperto dagli stracci di cotone chiusi con del filo di ferro poi riposto sotto il letto, uno scenario macabro inaspettato. La morte del bimbo sarebbe avvenuta circa un anno fa, ma la verità è venuta alla luce solo oggi.
Un quadro senza alcun dubbio inquietante che è emerso dall’inchiesta appena chiusa dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Alessandro Prontera. All’epoca, la donna è stata arrestata in flagranza di reato, e tutt’ora è ai domiciliari in casa di parenti.
Ora, le viene anche contestata l’ipotesi di reato di occultamento di cadavere. In corso le indagini che andranno a stabilire se il cadavere del neonato ritrovato sotto il letto sia venuto alla luce vivo oppure morto e in questo solo la consulenza del medico-legale Roberto Vaglio sull’esito dell’autopsia sarà decisiva.