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“Sappiamo chi era in casa con lui quella notte”. Morte Mario Biondo, l’identità rivelata in tv

Per la madre di Mario Biondo, non ci sono dubbi: il figlio è stato assassinato. Sono anni ormai che i genitori, la sorella e gli amici gridano a gran voce che Mario non avrebbe avuto alcun motivo per suicidarsi. In pochi, sin dal primo momento, avevano creduto alla tesi del suicidio del cameraman siciliano trovato senza vita in circostanze misteriose nel 2013 a Madrid.

In quel periodo, infatti, aveva lavorato come cameraman a “L’Isola dei Famosi” e aveva appena finito una puntata di “Masterchef” ed era entusiasta della sua vita. Viveva con la moglie, la conduttrice televisiva Raquel Sanchez Silva, in un appartamento di Madrid dove poi verrà ritrovato cadavere, poggiato di spalle a una libreria con una pashmina al collo. Per le autorità spagnole fu suicidio, così come per i pm di Palermo che avevano chiesto l’archiviazione, ma la famiglia continua a combattere per la verità.


Mario Biondo, di chi era il telefono trovato a casa

La posizione del corpo, infatti, con i talloni appoggiati al pavimento, sembrava incompatibile con una morte volontaria e anche un livido sospetto sul capo di Mario, peraltro, lasciava sospettare che il giovane fosse stato picchiato e strangolato, ma questo non è mai emerso dalle indagini e dalle tre autopsie disposte. Ospite di Storie italiane, la famiglia di Mario Biondo ha parlato dei telefoni trovati a casa durante il sopralluogo. La notte della morte nell’appartamento erano presenti tre telefoni compreso il suo e grazie ai tecnici la famiglia ha scoperto a chi appartiene una delle due utenze sconosciute.

“La smartphone due è stato trovato, sappiamo chi è l’intestatario”. “All’interno della nostra relazione – ha spiegato – c’è il nome della persona presente a casa di Mario nella notte del suo assassinio. La smartphone due è stato trovato, sappiamo chi è l’intestatario. È una persona che sospettavamo da tempo. Ci sono cose che devono essere valutate dalla Procura, che deve mettere in pratica quello che in questi anni abbiamo gridato. Sono anni che diciamo che Mario è stato ucciso, se rivediamo gli interrogatori ci sono persone che hanno mentito”.

“Dov’era la cameriera, la moglie Rachel, il cugino!? Queste cose non sono novità ma conferma di quello che pensavano. Le nostre tesi non solo sostenuto solo dai nostri periti ma anche da criminologi spagnoli che ci hanno favorito gratuitamente il loro lavoro. Ora sappiamo che in casa c’erano due persone, noi sappiamo chi sono e devono essere incriminate. Sono 8 anni che lottiamo, abbiamo prove, interviste in cui i protagonisti della vicenda dicono falsità. Tutto per coprire un omicidio”, ha concluso la mamma di Mario Biondo.

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