Una forte ondata di Maltempo sta attraversando l’Italia. Fa sapere il Meteo.it come: “Fino a domani mattina, mercoledì 28 febbraio, sarà soprattutto il Centro-Nord a essere interessato maggiormente dalle piogge e dai temporali. La neve scenderà ancora una volta copiosa sulle Alpi mediamente sopra i 1200-1300 metri, a quote più basse invece a ridosso dei confini. Con lo spostamento del ciclone verso Sud, da giovedì 29 febbraio a ricevere più pioggia saranno le due Isole Maggiori, la Calabria, tutto il versante adriatico centro-meridionale e ancora l’Emilia Romagna”.
In queste ore la situazione è piuttosto complicata in Veneto. In una nota il presidente Luca Zaia scrive: “Sono ore complesse per le condizioni meteo. Osserviamo con attenzione l’intero territorio regionale ed in particolare i fiumi del Vicentino, dove i livelli idrometrici si stanno alzando. Riscontriamo situazioni critiche anche nel Veronese e nel Padovano. Sono in contatto anche con le strutture che si occupano di viabilità stradale e viabilità ferroviaria”.
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E ancora: “Vista la situazione, la società di servizio ferroviario ha deciso di chiudere tre linee ferroviarie tra Vicenza e Padova, in particolare la Vicenza-Padova, Vicenza-Treviso e Vicenza-Schio. Saranno effettuate autocorse sostitutive da Grisignano a Vicenza, da Cavazzale a Vicenza e da San Pietro in Gù a Vicenz”. “Le previsioni di ieri ci indicavano 200 millimetri in 48 ore. Per ora siamo a 60-90, con picchi nell’alto Veronese e nella zona di Recoaro (Vicenza), dove abbiamo raggiunto oltre 115 millimetri”, dice l’assessore regionale alla Protezione civile Giampaolo Bottacin.
Che continua: “Nelle prossime ore la perturbazione si sposterà a Est, verso pedemontana trevigiana e montebellunese. É stato attivato il bacino di Montebello, quello sull’Orolo è in fase di collaudo, a breve sarà aperto quello della Colombaretta. Non escludo, viste le previsioni con la perturbazione che si sta spostando sul Trevigiano, che venga aperto anche quello sul Muson dei Sassi. In montagna nevica e si alzerà la quota neve – conclude – ma non è previsto un grande scioglimento”.
La situazione è per ora sotto controllo, ma non sono mancati allagamenti, frane e disagi in gran parte della Regione. Attenzionati i fiumi, il livello dei quali è in crescita. A Vicenza il Bacchiglione ha segnato la misura di 4.25 metri, vicino ai 4 metri e mezzo del livello di guardia. Scrive il Corriere Veneto come: “in via precauzionale sono stati posizionati in via preventiva i sacchi di sabbia che saranno resi disponibili ai cittadini in caso di necessità”.