Niente miracolo, almeno questa volta. E verrebbe da dire che dopo Medjugorie tocca ad Auditore. Stavolta, invece che un pronunciamento semi ufficiale del papa, è bastato un semplice esame del sangue eseguito in laboratorio per fare chiarezza sull’accaduto.
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Pochi giorni fa, per chi non lo ricordasse, una statua della vergine Maria proveniente da Lourdes, era stata vista lacrimare gocce di sangue in una chiesa di Auditore, paesino di 1500 anime in provincia di Pesaro. Un fenomeno non nuovo, che ricorda la ben più famosa lacrimazione di Civitavecchia (sulla quale la Chiesa non si è ancora pronunciata) che, da subito va detto, aveva incontrato lo scetticismo del parroco ma non dei parrocchiani e dei fedeli, arrivati in massa per assistere al prodigio con tanto di telecamere Rai al seguito. Poi la doccia fredda, il risultato delle analisi ha infatti rivelato come il liquido raccolto sotto gli occhi della statua fosse in effetti di natura ematica ma di un capriolo o di qualche animale simile. Chiusa la parentesi quindi, ma non per il sindaco Giuseppe Di Zito che ha dichiarato di voler sporgere denuncia contro ignoti per procurato allarme, in attesa che tutto torni alla normalità. Non serviranno miracoli stavolta. Si spera.