Con la campagna vaccinale che è progredita nel corso di questo 2021 tutti speravamo di esserci messi al riparo – o quasi – dal maledetto Coronavirus. E invece, nelle ultime settimane, i contagi hanno ripreso a salire e il bollettino di oggi martedì 30 novembre 2021 parla di 12mila e 764 casi e 89 morti. Niente a che fare, per carità, con quello dello stesso giorno di un anno fa: lì avevamo a che fare con oltre 16mila casi e più di 670 morti.
Tuttavia le rassicuranti parole degli esperti su un “Natale sicuro” rischiano di rimanere, appunto, sulla carta o nell’etere che dir si voglia. Da più parti, infatti, tornano i toni preoccupati. L’ultimo allarme è quello lanciato dal governatore del Veneto Luca Zaia. Il quale nelle ultime ore ha dichiarato: “Se continuerà così, tutta Italia, o quasi, passerà al giallo nelle prossime settimane”. Insomma, ci risiamo.
Su Start, a SkyTG24, Luca Zaia dice: “Tutta Italia, o quasi, in zona gialla” se continua così. E aggiunge: “Poi da un lato c’è la partita del Super green pass che dovrebbe quantomeno blindare e scongiurare la chiusura di quelle che sono le zone arancioni, che prevederebbero, appunto, la chiusura dei confini comunali e di molte attività come bar e ristoranti”.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia afferma: “Dall’altro lato, invece, la strategia è quella di vaccinare, e vedo di buon grado che ci sia questa giornata, sembra sia domani, che prevede delle azioni vaccinali importanti. Ovviamente – aggiunge Zaia – l’appello ai cittadini è di andare a farsi vaccinare. A chi non ha fatto la prima dose chiedo di valutarla fino in fondo, invece chi ha fatto entrambe le dosi non attenda a prenotarsi per il richiamo”.
In particolare la situazione in Veneto è presto detta: i contagi hanno raggiunto quota 2000. “Devo dire -conclude Luca Zaia – che in Veneto negli ultimi giorni c’è stato un incremento importante di prime somministrazioni e consideriamo che su queste, da oggi, nella nostra Regione, ci sarà l’accesso diretto per cui non servirà neanche la prenotazione”.