Si torna a parlare della tragedia della Marmolada. E dice la sua Luca Miotti, il fratello di Davide morto per la frana. “Non c’è alcuna traccia o particolare anatomico che ci permetta di riconoscerlo”, racconta al Corriere della Sera. Davide era lì insieme alla moglie Erica Campagnaro, anch’essa scomparsa. “Aspettiamo da giorni di poter riconoscere Davide e Erica. Fino ad ora nessuno ci ha contattato per l’identificazione. Ci dicono che non hanno individuato alcun corpo che sia riconducibile a mio fratello e ad Erica”, dice Luca ai cronisti presenti sotto la Marmolada.
“Tre giorni fa siamo stati a Canazei: abbiamo recuperato l’auto di mio fratello e ci siamo sottoposti al test salivare per il Dna, qualora ci siani dei cadaveri con cui compararlo. Anche se ci hanno detto che non rinvengono corpi, ma solo…”, a questo punto Luca si ferma e non riesce ad andare oltre. Poi il giornalista del Corriere chiede se è vero che Davide ha chiesto alla moglie di seguirlo in montagna appena il giorno prima? “Non lo so – risponde Luca Miotti, il fratello di Davide morto per la frana – ma è possibile”.
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E ancora: “Si volevano bene ed erano innamorati della montagna. Andavano spesso insieme. Mio fratello era una guida esperta e anche lei aveva una buona esperienza in montagna. E poi quella era un’uscita semplice. Come sempre lui l’aveva organizzata tutto in sicurezza, altrimenti non sarebbe andato. E certamente non l’avrebbe fatto insieme alla donna che amava”.
“Mio fratello era una guida esperta a cui facevano riferimento tante altre guide. Tutti gli amici e conoscenti del Cai di Castelfranco hanno detto che avrebbero fatto le stesse cose che ha fatto Davide: è partito presto al mattino, è sceso presto per rientrare. Le guide che vanno in montagna di basano sull’esperienza, ma anche su quello che vedono sulle condizioni meteo e sul caldo”.
Marmolada, Luca Miotti: «Mio fratello era esperto, ha portato Erica perché si sentiva sicuro» https://t.co/8BHvklPjfT
— Corriere della Sera (@Corriere) July 8, 2022
“Invece questa volta a lui è mancato un dato informativo sullo stato del ghiacciaio. C’è un ufficio della Provincia di Trento che monitora la situazione metereologica e nevosa. Se andate a vedere la cronistoria vedrete che è segnalato pericolo giallo il giorno dopo, e non il giorno prima o quello della disgrazia”. Secondo il fratello di Davide quindi, l’uomo e gli altri avrebbero potuto valutare di non andare.
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