Tragedia a Rocca di Botte in provincia de L’Aquila, una bimba di 5 anni è morta mentre giocava in presenza dei genitori. È successo intorno alle 16. Secondo una prima e parziale ricostruzione sembra che la bimba, originaria di Acilia, in provincia di Roma, si trovasse insieme ai genitori in un terreno incolto sulla cui proprietà sono in corso ancora accertamenti oltre a quelli sulla presenza o meno di cartelli di avviso. La dinamica non è chiara ma, per cause ancora da accertare, la porta si è staccata ed è caduta sulla piccola.
Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, ma i sanitari del 118, arrivati sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Tanti i punti oscuri. Intanto come la porta possa essere caduta addosso alla piccola e, in secondo luogo, se quel campo in disuso fosse adeguatamente protetto e segnalato. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Tagliacozzo, il pm a cui è affidato il caso è Elisabetta Labant della Procura de L’Aquila.
Sul posto è arrivato il medico legale, Domenico Paradiso. Ma tanti gli aspetti da chiarire. La piccola era arrivata nel piccolo comune abruzzese (850 abitanti circa) per fare visita ai parenti. Una tragedia, questa de L’Aquila, che ricorda tristemente quella accaduta mesi fa a Carini in provincia di Palermo. Era l’8 luglio quando un 12enne era morto a causa delle ferite riportate dopo il crollo della traversa della porta di calcio dove stava giocando.
L’incidente era avvenuto in via Aldo Moro a Carini nel parco giochi di contrada Sofia. Al momento della tragedia il bimbo stava giocando con altri ragazzini. Colpito alla testa era morto sul colpo. Inutili erano stati i tentativi di soccorrerlo. La porta non sarebbe stata fissata al terreno e si sarebbe quindi rovesciata, colpendo in testa il 12enne.
Non è ancora chiaro se sul corpo della piccola la Procura de L’Aquila deciderà di effettuare l’autopsia. Nelle prossime ore il quadro sarà molto più chiaro e si potrà fissare la data dei funerali della piccola: un angelo di appena 5 anni volato in cielo troppo presto.