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Jihad in suolo italico: cinque indagati e diversi sospetti in Veneto

  • Italia

Si concretizza l’ipotesi di europei (o residenti nel Vecchio continente) e anche italiani al servizio della Jihad internazionale. Cinque persone residenti in Veneto risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta per terrorismo aperta dalla procura di Venezia e condotta dal Ros dei Carabinieri. Si apprende trattarsi di elementi sospettati di essere vicini alle organizzazioni che si battono per la Jihad islamica. Gli investigatori sono sulla pista di una trentina di uomini considerati troppo vicini al fondamentalismo islamico. Le cinque persone iscritte nel registro degli indagati sono straniere per lo più residenti in Veneto. Tra questi figurano alcuni presunti reclutatori, fanatici con l’obiettivo di scovare aspiranti jihadisti da arruolare e inviare nei teatri di guerra, a cominciare dalla Siria. E in almeno un caso ci sarebbero riusciti. Come spiegano gli esperti di intelligence, dopo una selezione che prevede diverse tappe i futuri jihadisti finiscono nei campi di addestramento, ultimo approdo prima di imbracciare le armi e combattere per la costituzione di uno Stato islamico. Secondo i servizi segreti sono cinquanta gli italiani – in genere di origini arabe, ma anche slavi e africani – che avrebbero sposato la causa della jihad e che ora combatterebbero in Siria.



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