Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

James Foley decapitato? Luttwak: «Se l’è cercata…»

  • Italia

Faranno discutere le parole di Edward Luttwak intervistato dal Giornale sulla crisi irachena. Alla domanda specifica sulla fine tragica del giornalista americano James Foley, decapitato dai terroristi dell’Isis, lo studioso e stratega americano ha risposto senza lasciare spazio a dubbi o interpretazioni: «Foley? Se penso che abbiamo rischiato la vita dei nostri soldati per tentare di salvarlo mi arrabbio. Quello prima è andato a giocare al corrispondente di guerra in Libia e si è fatto catturare. Poi è andato a cercar guai in Siria». Secondo Luttwak, Foley «è come la vostra Sgrena: si autodefiniscono reporter di guerra e poi si cacciano nei guai. sui prigionieri di guerra l’errore, per Luttwak, è di approccio: gli europei, dice, pagano enormi riscatti, mentre « noi americani rischiamo la vita dei soldati per riportarli a casa». Ma non è tutto, perché quello di Foley o di Giuliana Sgrena non sarebbe giornalismo ma «protagonismo». A detta di Luttwak non raccontano quel che succede, ma aiuterebbero una parte in gioco: «Nel suo caso il cosiddetto popolo siriano. Nel caso della Sgrena quelli che combattevano contro l’Italia. Che poi ha pagato per riaverla viva. Questo oltre ad esser pericoloso per chi lo pratica, genera disinformazione. Identificandosi con chi, a detta loro, soffre producono racconti emotivi destinati non ad informare, ma a coinvolgere il pubblico».


-->

Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004