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Muore in treno a 23 anni, soccorsi inutili per Jacopo. La scena davanti ai passeggeri

  • Italia

Ha accusato un malore sul treno e si è accasciato a terra. Così è morto Jacopo Proietti, 23enne originario di Cori, in provincia di Latina. Il giovane si trovava su un treno regionale partito dalla stazione Termini di Roma e che doveva portarlo in Toscana, a Grosseto nel pomeriggio dello scorso sabato 9 aprile.

Secondo quanto ricostruito da quotidiani locali, il 23enne si trovava seduto al suo posto quando all’altezza della stazione Tuscolana ha accusato un malore e ha chiesto aiuto. Il giovane si è accasciato a terra e sul posto sono immediatamente intervenuti i medici e gli infermieri del 118.

Jacopo Proietti, morto sul treno dopo un malore


Jacopo Proietti, morto sul treno dopo un malore

Purtroppo l’intervento degli operatori del 118 è stato inutile e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso: il cuore di Jacopo Proietti, 23 anni, si era fermato e non ha più ripreso conoscenza. Il treno è stato bloccato e la salma del giovane è stata portata via e trasportata al Policlinico di Tor Vergata di Roma.

Jacopo Proietti, morto sul treno dopo un malore

Al nosocomio romano si svolgerà l’esame autoptico che servirà per chiarire le cause del decesso e capire se il ragazzo soffrisse anche di qualche patologia pregressa di cui nessuno era a conoscenza. Sul caso la procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Sconvolta la comunità di Cori e Giulianello, dove il padre, Aristide Proietti, era conosciuto perché presidente del Monumento Naturale del Lago di Giulianello.

“La comunità di Cori e Giulianello si stringe al grande dolore di Aristide Proietti, presidente del Monumento Naturale del Lago di Giulianello, e alla sua famiglia, per la prematura perdita di Jacopo. Un dolore che colpisce tutti noi”, si legge in un comunicato ufficiale diffuso dal sindaco di Cori, Mauro De Lellis.

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