Si è spento oggi a 80 anni uno dei principali protagonisti della finanza e dell’industria italiana degli ultimi decenni. A lungo legato a Telecom Italia e presidente della holding IMMSI che dal 2003 è proprietaria della Piaggio. La notizia è stata confermata da fonti finanziarie vicine alla famiglia. Dopo gli esordi nel 1969 e la carriera all’Olivetti, il nome dell’imprenditore viene ricordato soprattutto per la scalata a Telecom nel 1999 e al rilancio di Piaggio.
Lascia la moglie Oretta Schiavetti, sposata a 26 anni nel 1969 e i figli, entrambi in carriera: il primo, Matteo, nato nel 1970, vicepresidente esecutivo del Gruppo Piaggio e per tre legislature è stato deputato, arrivando a ricoprire la carica di ministro dello sviluppo economico nel governo ombra del Partito Democratico, componente della direzione e responsabile economico della segreteria nazionale del Partito Democratico, e parlamentare di Italia Viva.
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Roberto Colaninno, morto l’imprenditore presidente di Piaggio: aveva 80 anni
Il secondogenito, Michele, classe 1976, è amministratore delegato e direttore generale della holding industriale Immsi, responsabile delle strategie di innovazione prodotto e marketing del Gruppo Piaggio, e presidente di Acem, l’associazione europea dell’industria motociclistica con sede a Bruxelles.
Un’ascesa inarrestabile quella di Roberto Colaninno. Una carriera iniziata nel 1969 alla FIAAM FILTER, azienda mantovana di componenti per auto.

In pochi anni Roberto Colaninno è diventato amministratore delegato di Olivetti e la trasforma in una holding di telecomunicazioni con la fondazione, insieme a Lehman Brothers, Bell Atlantic, Telia e Pronto Italia, dell’azienda e compagnia telefonica Omnitel, poi venduta ai tedeschi della Mannesmann. Nel 1999 arriva in Telecom Italia, riuscendo a ottenere il controllo della società con una quota del 51,02% e diventandone così presidente e amministratore delegato.


Nel 2022 acquista la holding IMMSI e inizia la sua avventura in Piaggio, acquistata da IMMSI con un’operazione di leveraged buyout. Oltre che Presidente e Consigliere di Amministrazione di Alitalia, Colaninno è stato membro del Consiglio di Mediobanca, Capitalia e altre istituzioni finanziarie, nonché del Consiglio direttivo e della Giunta di Confindustria.