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“Veniteci a prendere”, poi i telefoni spenti. Chi sono i 4 dispersi sul Monte Bianco

  • Italia

“Veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati”. È questo il drammatico ‘sos’ lanciato di quattro turisti dispersi a causa del maltempo che si è abbattuto sull’Italia con gravi conseguenze. Di loro non si hanno più notizie. Impegnati nelle ricerche decine di uomini e mezzi, ma finora senza risultati. Le operazioni sono rese difficili proprio dalle condizioni meteo.

Il maltempo che sta flagellando il paese continua a provocare disagi e danni, con un bilancio che si aggrava di ora in ora. Alluvioni, frane e smottamenti hanno messo in ginocchio diverse zone, costringendo numerosi centri all’evacuazione. Ma a rendere la situazione ancora più critica è la scomparsa di quattro escursionisti sul Monte Bianco, di cui non si hanno più notizie da sabato 7 settembre.

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“Veniteci a prendere”, poi i telefoni spenti. Chi sono i 4 dispersi sul Monte Bianco

Sono ore di angoscia per la sorte di due italiani e due coreani sul Monte Bianco. Secondo quanto riportato dal Soccorso Alpino della Valle d’Aosta, i due italiani, entrambi quarantenni, sono rimasti bloccati vicino alla vetta, a oltre 4.500 metri di altitudine, a causa delle proibitive condizioni meteorologiche. Dei due escursionisti coreani, al momento, non si conosce la posizione esatta. Le ricerche sono iniziate domenica mattina, ma il maltempo ha impedito ai soccorritori di salire a piedi. Anche lunedì 9 settembre le operazioni sono continuate senza esito.

Gli escursionisti italiani, identificati come Andrea Galimberti, lombardo, e Sara Stefanelli, ligure, si trovano probabilmente nella zona del Dome du Gouter. Le loro famiglie, arrivate a Chamonix, sono in costante contatto con i gendarmi del Peloton d’haute montagne. La coppia era partita nella notte tra venerdì e sabato dal rifugio des Cosmiques, percorrendo una delle vie normali verso la vetta.

Sabato pomeriggio, durante la discesa, i due hanno lanciato un allarme, segnalando di essere bloccati in quota a causa della fitta nebbia e delle condizioni meteorologiche avverse. In un drammatico messaggio ai soccorritori, hanno scritto: “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati”. Poi da allora più niente.

I telefoni dei due scalatori risultano spenti, probabilmente perché si sono scaricati. Purtroppo, la situazione della cordata coreana resta più incerta, poiché non si conosce l’esatta posizione in cui si trovano. Una terza cordata coreana è stata invece recuperata questa mattina sul Mont Blanc de Tacul, risultando salva.


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