“Non c’è stato niente da fare”. Irene, morta a 27 anni: i famigliari hanno sperato fino all’ultimo istante. Il dramma nella provincia italiana, dove la comunità è in lutto per la morte della giovane, molto amata da tutti. Irene Rizzotto non ce l’ha fatta, il suo cuore alla fine s’è fermato e ha lasciato tutti con un gran vuoto. Era un’animatrice del Grest e in passato aveva dato una mano ai bimbi dall’asilo di San Pietro di Barbozza. Siamo a Valdobbiadene, in provincia di Treviso.
La giovane è morta all’ospedale Ca’ Foncello qualche giorno dopo esser stata colpita da un’emorragia cerebrale. Originaria di Alano di Piave, ora comune di Setteville, la ragazza era amata e rispettata e ora è lutto per chiunque la conoscesse. Era sempre sorridente, Irene e amava supportare e giocare con i bambini del luogo, per lei era una sorta di passione: stava infatti studiando Scienze dell’educazione.
“Non c’è stato niente da fare”. Irene, morta a 27 anni
La ragazza d’altronde aveva da poco concluso un tirocinio formativo in una scuola dell’infanzia di Noale, nel veneziano. I funerali di Irene Rizzotto saranno celebrati alle 17 nella chiesa parrocchiale di Alano. La giovanissima lascia mamma Flavia, papà Enrico, la sorella Monica con Simone, il nipote Lorenzo, la nonna Susanna, zii e cugini.
La famiglia è stata chiara a riguardo: niente fiori ma opere di bene per la chiesa e alle attività giovanili. “Ovunque sarai, ovunque sarò, in ogni gesto io ti cercherò”, ha scritto sull’epigrafe la sua famiglia, citando la bella canzone di Irama. Il dramma di Irene è iniziato tempo fa, quando la giovane ha avuto un ictus e a causa di problemi di salute probabilmente correlati, era stata operata persino a Parigi solo una settimana fa.
Poi il dramma quando, qualche giorno fa, nel cuore della notte, era stata colpita da una emorragia cerebrale. Tutti hanno sperato in un miracolo, anche se i medici non le avevano dato tante possibilità. E infatti alla fine Irene si è spenta tra l’affetto e l’amore della propria famiglia. Il gesto estremo di bontà lo si vede anche con la donazione degli organi della 27enne, che anche se non c’è più continuerà a prendersi cura del prossimo.
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