Questa è la curiosa storia di Gianluigi Cernusco, 66 anni, storico leader e segretario locale della Lega Nord di Settimo Torinese in Piemonte. Da sempre la “lotta ai clandestini” è stato il cavallo di battaglia della sua politica e della personale propaganda elettorale. Nel 2014 ha scatenato una polemica nel centrodestra durante la campagna per le comunali a Settimo Torinese, presentandosi con una lista chiamata “Prima gli italiani, No privilegi a zingari e immigrati”. Ma alla fine è stato proprio per via dei suoi presunti legami con belle e giovani ragazze “straniere”, che ha passato dei guai. Dopo mesi di osservazioni e indagini i carabinieri di Settimo lo hanno denunciato per favoreggiamento della prostituzione.
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E la struttura di cui è proprietario, il residence So.ge.re di via Torino 57, uno stabile vecchio 40 anni e di quattro piani, è stata chiusa. A dare il via all’indagine, trasmessa alla procura di Ivrea, sono stati alcuni residenti del paese, che da mesi avevano notato un via vai sospetto nell’albergo del leghista. Fondamentali sono state le testimonianze delle stesse prostitute, quasi tutte rumene o di paesi dell’Est europeo, che hanno confermato come lo stabile del Cernusco fosse diventato la loro casa chiusa. E pensare che fino a ieri era lo stesso che urlava: “Subito fuori dal paese immigrati e delinquenti”.
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