Influenza, l’allarme dei medici. D’inverno, si sa, i malanni, febbre, tosse e raffreddori impazzano e quasi in ogni famiglia c’è almeno un componente colpito. Con l’arrivo del Covid, però, la situazione si è fatta più complicata almeno stando a quanto sostenuto dagli esperti che monitorano il quadro generale.
Ora a lanciare l’allarme è Marco Falcone, segretario della Società italiana di malattie infettive e tropicali, Simit, che nel corso di un’intervista a Adnkronos Salute ha affermato: “Più che il Covid mi preoccupa l’influenza: sta colpendo duro, molto più del SarS-CoV2 e il picco non è stato ancora raggiunto”. Mentre infatti i casi di Covid non preoccupano, per quelli d’influenza c’è un dato che preoccupa.
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Negli ospedali più casi gravi d’influenza che di Covid
“Bene i casi e i ricoveri in calo per il Covid, ma i dati sui decessi sono in ritardo di 2-3 settimane – le parole di Falcone – Quelle morti, in aumento del 33% rispetto ad una settimana fa, sono di persone anziane e fragili colpite dalla malattia nel periodo di massima diffusione del virus che abbiamo registrato venti giorni fa. Dati che ci dimostrano una sola cosa: che il Covid è ancora associato al rischio di morte per le categorie a rischio (anziani e fragili, ndr)”.
“Tuttavia – aggiunge Falcone – in questo momento negli ospedali abbiamo più casi gravi per influenza che per Covid”. D’ora in poi “mi aspetto un progressivo calo delle infezioni da SarS-CoV2, essendoci stata una fase epidemica importante. Viceversa, per l’influenza ancora il picco non lo abbiamo raggiunto” aggiunge il segretario di Simit.
Il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute Francesco Vaia sostiene che l’andamento del Covid è “poco impattante sui ricoveri ospedalieri”. I pronto soccorso, invece, sono sotto stress in tutta Italia: “Solo nel Lazio i pazienti in attesa di ricovero nei Pronto soccorso sono al momento oltre 1.100; arrivano a 500 in Piemonte, mentre in Lombardia i ricoveri ordinari sono stati sospesi proprio a causa del sovraffollamento” le parole di Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza che aggiunge “In varie regioni sono stati attivati i piani contro il sovraffollamento da parte di ospedali e aziende sanitarie”.
L’influenza è causata da virus diversi da quelli del raffreddore, e si accompagna tipicamente a sintomi come febbre, dolori muscolari e sintomi respiratori (naso chiuso, tosse o mal di gola).
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