Paura ad Anacapri a causa di un terribile incendio scoppiato all’interno di una delle sale della chiesa di Santa Sofia. I cittadini sono stati svegliati da una esplosione che si è verificata proprio in una delle stanze di proprietà della parrocchia in via Trieste e Trento. Una donna, che insieme al marito vive in nel locale messo a disposizione alcuni mesi fa dal parroco, è rimasta ustionata.
Sul luogo sono intervenuti gli operatori del 118, i quali hanno soccorso la donna e trasportata d’urgenza in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Capilupi di Capri e successivamente al Cardarelli di Napoli a causa delle gravissime ustioni riportate su varie parti del corpo. Arrivati poco dopo anche i vigili del fuoco per domare l’incendio divampato a causa dello scoppio di una bombola del gas.
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Esplode una bombola del gas, incendio nella stanza della chiesa di Anacapri
Gli abitanti del centro hanno sentito lo scoppio, probabilmente l’onda d’urto partita da una bombola di gas, situata nella sala della chiesa di proprietà della parrocchia. Insieme agli operatori del 118, sono intervenuti i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento e i carabinieri della locale stazione per le indagini che dovranno ricostruire la dinamica dell’accaduto e appurare cause e responsabilità.
La donna, le cui iniziali sono M.V., nata nel 1959, ha riportato delle serie ustioni delle ustioni di secondo e terzo grado agli arti inferiori e superiori, ma è quando è stata soccorsa era cosciente e non in pericolo di vita. È stata portata nell’ospedale locale Capilupi e successivamente, viste le condizioni delle ustioni, trasferita al Centro Grandi Ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
I carabinieri hanno sequestrato i tre locali dove si è originato e sviluppato l’incendio per ulteriori accertamenti. Nella stanza andata a fuoco, che fa parte del complesso della chiesa di Santa Sofia, abitavano la donna e il marito. Era stato il parroco della chiesa a mettere a disposizione questo spazio alla coppia che si trovava in gravi condizioni economiche.