Svolta nelle indagini sul caso di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor di Firenze. Ieri la notizia riportata da Leggo: “Si scaverà dentro l’ex hotel Astor di via Maragliano per cercare possibili tracce di Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa nel nulla da oltre tre mesi. Forse già questa settimana i carabinieri, coordinati dai magistrati Luca Tescaroli e Christine von Borries della Procura di Firenze titolari delle indagini, svolgeranno nuove ricerche”.
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“Nell’albergo dismesso dove lo scorso 10 giugno è scomparsa la bimba, dove viveva con la sua famiglia e altre decine di persone occupanti abusivi dell’edificio. Quella imminente sarà una ricerca più invasiva rispetto a quelle condotte nel corso del mese di giugno. Nel frattempo, la Procura ha formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per acquisire alcune testimonianze di persone che si trovano nel paese d’origine della famiglia di Kata”, si legge ancora.
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Kata, indagate cinque persone dell’ex hotel Astor
È di oggi, martedì 12 settembre, la notizia che ci sono degli indagati nell’ambito dell’inchiesta relativa al sequestro di persona a scopo di estorsione della piccola Mia Kataleya Chiclo Alvarez. Le persone indagate sono cinque. La Procura di Firenze ha disposto nei loro confronti, tutti ex occupanti abusivi dell’albergo, accertamenti tecnici irripetibili, volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del Dna (da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell’hotel Astor) e alla loro successiva comparazione con quello della piccola vittima sparita nel nulla.

Come scrive l’Adnkronos, gli accertamenti sono svolti, con l’ausilio di consulente tecnico nominato dalla Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli, nei confronti dei cinque soggetti indagati: tre di loro sono stati ripresi dalle telecamere uscire dall’albergo Astor con un borsone e con due trolley – che per dimensioni avrebbero potuto occultare la bambina, proprio il giorno che Kata è scomparsa.


Gli oggetti sono stati poi utilizzati anche il 17 giugno in occasione dello sgombero dello stabile. Gli altri due indagati sono occupanti di tre stanze nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l’11 giugno in occasione della perquisizione effettuata il giorno seguente il sequestro della piccola Kata.