Muore a 3 mesi mentre fa il bagnetto. È successo nella provincia di Torino sabato scorso. La bimba si chiamava Tiffany Lebiu ed inutile è stato il volo sull’elicottero del 118 da Giaveno verso l’ospedale di Rivoli, e da qui all’Infantile di Torino. I genitori la stavano lavando, poi le hanno spruzzato nelle narici la soluzione fisiologica che avrebbe dovuto liberare il respiro, infine il pianto disperato della bambina, che è svenuta tra le braccia di mamma, poi il suo cuore si è fermato. Restano ancora un enigma le cause. L’autopsia che doveva accertare le cause esatte del decesso della neonata infatti non ha dato risultati apprezzabili e il caso rimane per ora irrisolto.
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Durante l’esame autoptico, di cui erano stati incaricati i medici legali Fabrizio Bison e Giovanni Botta, non sono stati evidenziate né malformazioni, né traumi che possano essere dichiarati responsabili del decesso. Dagli stessi accertamenti medici non sono, infatti, emersi nemmeno legami con il lavaggio nasale a cui la piccola era stata sottoposta dalla mamma, poco prima del malore, che in un primo momento era stato imputato come principale sospettato del malessere della piccola.
Straziante il racconto della mamma:
“Le ho fatto il bagnetto e poi lavato il naso. Quando ho spruzzato il liquido si è messa a piangere. Allora l’ho consolata: la facevo ridere e lei un po’ sorrideva e un po’ piangeva. Poi ho aspirato con la pompetta e si è messa a piangere. Non finiva più. L’ho tirata su e mi è svenuta fra le braccia”.
Il prossimo passo, per capire cosa è accaduto, riguarda gli esiti dell’esame istologico che saranno presumibilmente pronti nell’arco di due o tre settimane. Purtroppo, se anche da questi esami non dovesse emergere nulla, il caso potrebbe essere archiviato come sindrome della morte in culla. I genitori di Tiffany però hanno presentato un esposto ai carabinieri, chiedono che venga fatta chiarezza sulle cause della morte della loro piccola e per questo la Procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo, assegnando il coordinamento delle indagini al PM Eugenia Ghi.
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