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Halloween, cinque foto da fare venire i brividi

Tempo di Halloween e di racconti da brivido. Questo periodo dell’anno è il momento ideale per lasciarsi avvolgere da atmosfere noir cariche di mistero e inquietudine. Per l’occasione abbiamo preparato per voi una piccola carrellata di immagini famose per aver fatto passare notti insonni a studiosi e appassionati del mistero. 


È il 22 novembre 1963. J. F. Kennedy viene ucciso e ancora oggi sono tantissimi i lati oscuri di quella tragica giornata. Tra le cose inspiegabili c’è anche la presenza di una misteriosa donna che assiste all’omicidio del presidente, appare in diversi video e foto, e che nessuno è mai riuscito ad identificare. È stata chiamata lady Babushka a causa del foulard che le copre la testa, indossato alla maniera delle donne russe anziane (babushka significa nonna o vecchia in russo) ed è stata vista dai testimoni oculari con in mano una fotocamera. Non si è mai presentata agli appelli del FBI rivolto a tutti coloro avevano scattato foto o realizzato delle riprese video, tutto materiale che poteva far luce sul killer di Kennedy. In questa immagine sembra allontanarsi con calma mentre intorno a lei tutti scappano in preda al panico. L’FBI non è mai riuscita a darle un nome.

Nel 1965 il fotografo francese Robert Le Serrec raccontò alla rivista australiana Everyone che il 12 dicembre 1964, durante una vacanza  ad Hook Island, in Australia, aveva fotografato un enorme animale acquatico, munito di una grande testa, con un corpo a forma di serpente della lunghezza di circa 9 metri, di colore prevalentemente nero con strisce trasversali marroni, dotato di una pelle liscia e privo di pinne. Le sue foto hanno scatenato una diatriba sulla veridicità della testimonianza che ancora oggi è lontana dall’essere risolta. Mentre molti studiosi gridano alla truffa, i sostenitori del fotografo trovano sostegno nella confermata autenticità delle foto scattate. Sta di fatto che la misteriosa creatura non è stata avvistata mai più.

Il 24 maggio del 1964 Jim Templeton, un vigile del fuoco di Carlisle, nell’Inghilterra del Nord, fece una passeggiata sulle colline di Solway Firth per fare delle foto. Non avvenne niente di insolito, però sia lui che sua moglie notarono una strana atmosfera. L’aria era elettrica, ma nessuna tempesta era in arrivo. Qualche giorno più tardi il signor Templeton portò le foto a sviluppare. Quando le andò a riprendere fu sorpreso nel vedere che in una delle foto compariva un uomo sullo sfondo, vestito con una tuta spaziale. Il caso fu riportato alla polizia che consultò la Kodak, la quale offrì una fornitura a vita di pellicole a chi avesse risolto il mistero di quell’immagine. Nessuno ha mai ritirato il premio.

 

Molto famosa è la foto del misterioso uomo con la testa all’ingiù apparso nella foto che ritrae la famiglia Cooper. La storia è questa: i Cooper, felicissimi di essersi traferiti nella loro nuova casa nel Texas, vollero  immortalare il loro primo giorno nell’abitazione in una foto ricordo. Al momento dello sviluppo però ecco apparire l’agghiacciante immagine di un uomo che pende dal soffitto. Naturalmente anche qui c’è chi sostiene sia un clamoroso falso e mette tra le prove il fatto che la famiglia non sia esattamente centrata come dovrebbe essere, come se l’uomo fosse compreso nell’immagine già a partire dall’azione del fotografo. Chi invece sostiene che sia reale ricorda che a quei tempi Photoshop non esisteva.

Altra immagine fonte di discussioni animate e di teorie complottiste contro la NASA, che pare ci voglia tenere nascoste un sacco di cose, è il frame AS17-135-20680 della missione Apollo 17. Secondo alcuni appassionati del mistero questo fotogramma mostrerebbe chiaramente una piramide sulla superficie lunare. Non è valsa la smentita della NASA che cataloga l’immagine come un fotogramma sovraesposto, le voci si sono susseguite anche qui in Italia  fino alla smentita ufficiale del Centro ufologico Nazionale attraverso un video esplicativo:

 

 


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