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Green pass, zona gialla e stato di emergenza. Che cosa cambia con le nuove misure

  • Italia

“Il Green pass non è un arbitrio. E’ una condizioni per tenere aperte le attività economiche. La prima cosa che devo dire: invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito, devono proteggere se stessi e le proprie famiglie”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa dopo l’approvazione del decreto covid.


“Anche nella definizioni dei parametri” relative alla zona gialla, “la scelta era tra procedere normalmente -e molte regioni sarebbero andate in zona gialla- oppure introdurre il Green Pass e cambiare i parametri tenendo le regioni in zona bianca”. “La variante Delta è minacciosa, si espande molto più rapidamente di altre varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi. Abbiamo imparato che la realtà di altri paesi si presenta da noi se non reagiamo: quello che succede in Inghilterra e Francia, dobbiamo immaginare che potrà ripetersi in Italia in assenza di provvedimenti. L’economia italiana va bene, si sta riprendendo. L’Italia cresce ad un ritmo anche superiore a quello di altri paesi europe”.

Mario Draghi



“E’ un momento favorevole: perché continui ad esserlo, bisogna agire sul fronte del covid. La campagna vaccinale ha permesso all’economia di riprendersi”, afferma. “Circa due terzi degli italiani, di età superiore a 12 anni, hanno ricevuto una dose. Oltre la metà degli italiani hanno completato il ciclo vaccinale. L’obiettivo di somministrare 60 milioni di dosi entro il 20 luglio è stato superato”, dice Draghi snocciolando i dati della campagna di vaccinazione.

green pass


“La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita: abbiamo circa 1300 persone, contro le oltre 30.000 di 4 mesi fa, e circa 160 persone in terapia intensiva: a fine marzo erano circa 3.500. I decessi sono diminuiti, ieri ne sono purtroppo stati registrati 21 contro i quasi 400 di 4 mesi fa”, dice ancora. Il green pass al bar e al ristorante dovrà essere esibito solo al tavolo, se la consumazione avverrà all’interno del locale. Non all’aperto né tantomeno al bancone. Le norme, spiegano fonti di governo, dovrebbero entrare in vigore dal 5 agosto, dando così il tempo agli operatori di adeguarsi alle nuove misure anti-Covid.

bar


In palestra solo se muniti di green pass. Senza ‘passaporto vaccinale’ si dovrà rinunciare allo sport al chiuso. Green pass anche per andare al cinema o al teatro. Lo stesso per assistere alle partite negli stadi e ai concerti, ma sono ancora “in via di definizione le soglie di riempimento, non abbiamo sciolto il nodo in cabina di regia”, riferiscono le fonti. Le discoteche resteranno chiuse, anche in zona bianca.
La quarantena di 14 giorni, in caso di contatto diretto con una persona affetta da Covid, sarà ridotta per chi è in possesso di green pass, ma non è stato ancora deciso di quanto verrà accorciata. L’uso del green pass per accedere ai mezzi di trasporto pubblici -leggi bus e metro- non sarà nel dl anti-Covid che il governo dovrebbe varare nel pomeriggio, “ma dovrà essere affrontato a stretto giro”. Questa la premessa che è stata fatta nel corso della cabina di regia. Nel dl non ci sarà nemmeno l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola.
Cambiano i parametri per i passaggi di colore legati al rischio Covid. La cabina di regia ha stabilito nel 10% l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e il 15% delle ospedalizzazioni per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla. Tamponi gratis per gli under 18, a prezzi calmierati per chi -a causa di alcune patologie o perché in stato di gravidanza- non può vaccinarsi. E’ una delle proposte avanzate in cabina di regia dal capodelegazione M5S Stefano Patuanelli. La proposta è in queste ore in corso di valutazione, si stanno verificando i costi economici per poter eventualmente dare il via libera.

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