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Governo Draghi, gli ultimi nomi dei ministri. E non mancano le sorprese (da ogni partito): ecco chi sono

Finirà nel pomeriggio di domani il secondo giro di consultazioni alla Camera per la formazione del nuovo governo. Gli ultimi ad andare a colloquio saranno gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, forza politica che detiene la maggioranza dei seggi in parlamento. In attesa di una nuova conferenza stampa che ragguagli sulla formazione di un ipotetico nuovo governo già si scommette sui ministri.

Autoesclusosi l’ex premier Giuseppe Conte, e esclusi Matteo Salvini e Nicola Zingaretti, l’unico leader che potrebbe far parte del nuovo esecutivo è Luigi Di Maio che dovrebbe mantenere la guida della Farnesina come Roberto Speranza il dicastero della Salute al quale ambiscon Rocco Bellantone, direttore del Gemelli e preside della facoltà di Medicina della Cattolica, Antonella Viola e Ilaria Capua. Continua dopo la foto


Corre la candidatura di Giancarlo Giorgetti, in bilico tra un dicastero e un posto da sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Un posto al quale, secondo il Corriere, ambisce anche il direttore generale di Bankitalia Daniele Franco, molto quotato anche per un dicastero economico. Secondo le fonti de ilGiornale.it, invece, il governo Draghi dovrebbe essere composto da 8 politici e 12 tecnici. In tal caso i dicasteri degli Esteri, della Difesa e dell’Interno dovrebbero continuare ad operare sotto la guida dei ministri attuali. Continua dopo la foto


Ciò significa che, oltre a Di Maio e Guerini, verrebbe confermata anche la Lamorgese. Alla Giustizia dovrebbe andare l’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, mentre i ministeri economici sarebbe tutti affidati a tecnici fedelissimi di Draghi o, al massimo, a tecnici di area dei partiti. Sempre secondo il Corriere in lizza Carlo Cottarelli, Lucrezia Reichlin ed Ernesto Maria Ruffini, attuale capo dell’Agenzia delle entrate, sarebbero in corsa Continua dopo la foto


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Un dicastero come le Infrastrutture, secondo il quotidiano La Stampa, potrebbe essere affidato anche al manager Vittorio Colao, mentre per l’Istruzione si fa il nome del professor Patrizio Bianchi. Agli affari europei potrebbe andare Antonio Tajani. Gli altri politici potrebbero essere Ettore Rosato o Teresa Bellanova, ma non escluso neppure l’ingresso di Carlo Calenda.

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