Addio App 18, la decisione del Governo. Una somma di circa 230 milioni di euro annui da destinare diversamente rispetto a quanto ipotizzato in principio. La notizia tira in ballo la cosidetta App 18, il bonus 18enni messo a disposizione dallo Stato per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre è stato abrogato. I soldi? Sono già stati destinati in altro. Ecco chi ne usufruirà.
Bonus 18enni abrogato, i fondi saranno impiegati in vari progetti nel settore spettacolo ed editoria. La maggioranza di Governo ha presentato un emendamento alla legge di bilancio firmato da Federico Mollicone (Fdi), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (FI) in cui si prevede l’abolizione del bonus cultura 18 app. Il piano andrebbe incontro a un altro modo per ‘spendersi’. Una somma di denaro considerevole che verrà impegnata nel rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo, del Fondo per gli operatori dell’editoria e delle librerie e del Fondo per lo spettacolo dal vivo al sostegno delle attività di rievocazione storica de La Girandola di Roma. La notizia è fresca di giornata.
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Bonus 18enni abrogato. La notizia di poche ore fa
Addio App 18 dunque: “È inaudito che il Presidente della commissione cultura Camera, Federico Mollicone e un ex sottosegretario all’istruzione, Gaetano Sasso, firmino un emendamento per abrogare 18 APP che ha consentito ai ragazzi di avvicinarsi alla cultura. Si vuole impedire la libertà e il desiderio dei giovani di accedere ai consumi culturali e così facendo si penalizza pesantemente anche l’industria culturale del Paese”, sarebbero state le parole riportate in una nota la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.

“Ancora una volta si toccano i più fragili, quelli che grazie a 18APP hanno potuto comprare un libro, vedere una mostra, ascoltare un concerto e che senza non avrebbero potuto farlo. Questa maggioranza non capisce che dietro 18 APP c’è un desiderio di accesso alla cultura che offre opportunità educative. Perché toglierle? Questo è un governo che parla agli evasori ed è disinteressato ad investire sui giovani: zero risorse per la scuola, l’università, la cultura, il lavoro. Molto male”, ha sottolineato ancora Malpezzi in seguito alla decisione presa.


Ci sono 5 milioni per i carnevali storici, 1 milione per cori, festival e bande musicali e 1 milione per la creazione di una Fondazione Vittoriano, per gestire e valorizzare il complesso del Vittoriano a Roma. Tra le proposte, c’è anche l’assunzione di 750 persone al ministero, si legge su La Repubblica. Al contempo anche le parole di Maria Elena Boschi: “Il bonus diciottenni ha aumentato i consumi culturali e aiutato molti giovani a essere cittadini consapevoli, viene copiata in tutta Europa. Cancellarla oggi sarebbe una follia. Meloni blocchi questo autogol“.