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“È arrivata la polizia”. Giuseppe De Donno, tensione ai funerali del ‘padre’ della terapia col plasma iperimmune

  • Italia

Si sono conclusi poco fa i funerali di Giuseppe De Donno, l’ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, morto suicida meno di una settimana fa. Una morte che aveva fatto discutere, con la procura di Mantova che aveva aperto perfino un fascicolo su istigazione al suicidio. “Giuseppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza. Un medico stimato ed apprezzato per aver dato tutto se stesso per il bene della comunità. Ma Giuseppe non era solo medico, prima di tutto era uomo, figlio, padre, marito, fratello, zio, nipote, cugino e amico, con anche una vita privata lontana dai riflettori, che nell’ultimo periodo hanno preso il sopravvento”.


Scriveva la famiglia in una lettera. E ancora: “Giuseppe De Donno era una persona gentile, con una parola di conforto al momento giusto in ogni occasione per ognuno di noi, che amava la sua famiglia in maniera incondizionata, ed era amato… altroché se era amato! Chi lo conosce realmente sa che nulla di ciò che in questi tristi giorni stiamo leggendo su web, social, quotidiani e striscioni appesi per la città lo rappresentano”.

Giuseppe De Donno


Giuseppe De Donno, chi era il medico della plasmaterapia

Giuseppe De Donno era un sostenitore della plasmaterapia per combattere il Covid e uno dei simboli della lotta al virus. Aveva 54 anni. “Non ci volevo credere – dichiara il leader della Lega Matteo Salvini, dandone notizia -. Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande”.

Giuseppe De Donno


Dal 5 luglio scorso De Donno aveva iniziato la nuova attività di medico di base a Porto Mantovano. Restano da chiarire le dinamiche della vicenda, sulla quale indagano i carabinieri. Gli uomini del colonnello Antonello Minutoli, comandante provinciale dei carabinieri di Mantova, coordinati dalla Procura di Mantova stanno indagando per escludere eventuali responsabilità di terzi.

Giuseppe De Donno

Oggi tanta gente che ha voluto salutare Giuseppe De Donno. Molta compostezza e commozione tra i presenti: secondo alcuni siti locali, anche qualche momento di tensione. La Digos ha chiesto a un uomo di non esporre il cartello “Ucciso dallo Stato” sul sagrato della Chiesa dove sono in corso i funerali, ed è stato allontanato.

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