Da diversi anni si parla di riforma del comparto sicurezza che passa anche per la razionalizzazione delle forze dell’ordine che, notoriamente, nel nostro paese sono cinque. Troppe secondo l’Unione europea che contesta all’Italia soprattutto i “doppioni” di competenze. Il governo Renzi sembra intenzionato a fare in fretta – anche attraverso i criticati tagli – e la riforma Madia sulle forze dell’ordine tende a ridisegnare la presenza di poliziotti e carabinieri. La mappa della sicurezza, insomma, cambierà profondamente, come spiega il quotidiano La Stampa. Ecco cosa cambia.
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Carabinieri – La Benemerita manterrà tutti i corpi speciali come il Noe (Nucleo operativo ecologico), che assorbirà parte del personale del Corpo forestale, e i Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità). Ma sul territorio avranno competenza fuori dalle città, nelle aree extraurbane. Verrà inoltre ridotta la capillarità (pattugliamenti, compagnie, presenze).
Polizia di Stato – Manterrà le sue specialità: Stradale, Ferroviaria, Postale, Immigrazione/Frontiera. La competenza della Ps sarà nel territorio urbano. Il corpo perderà 42 squadre nautiche, con la competenza sul mare a esclusiva pertinenza della Guardia di Finanza. La razionalizzazione di sedi e strutture dovrebbe portare a circa 40 milioni di euro di risparmi, cui si dovrebbero sommare altri 26 milioni dalla spesa unica dei servizi a carico di ogni struttura, dalla mensa alle lavanderie.
Corpo forestale dello Stato – È il punto più “doloroso” della riforma Madia: il Corpo scomparirà e verrà smembrato e assorbito in gran parte dai Carabinieri, per evitare doppioni e concorrenze. Su 8mila unità circa del Corpo forestale, le 300 che combattono gli incendi boschivi dovrebbero passare al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il sindacato autonomo dei forestali, il Sapaf, sta già preparando un ricorso in Corte Costituzionale.