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“Presto 10mila casi al giorno”. Covid, l’allarme di Pregliasco: “Queste 3 regioni a rischio giallo”

  • Italia
maurizio pregliasco 10mila casi regioni gialle

Gli ultimi dati sul Coronavirus preoccupano. L’alta contagiosità della variante Delta sta facendo aumentare i casi con +5320 casi nuovi registrati sabato 31 luglio. Fortunatamente, almeno per il momento, le terapie intensive stanno reggendo bene l’urto e con 230 pazienti in tutta Italia ancora non presentano una situazione allarmante. Così come resta, relativamente, basso il numero dei decessi, 5 sempre sabato.

Ma, se da un lato il primario di Malattine infettive del San Martino di Genova Matteo Bassetti preferisce non parlare di quarta ondata, dall’altra c’è chi invita ad avere un atteggiamento diverso. In queste ultime ore è tornato infatti a parlare il virologo del dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi Fabrizio Pregliasco. Le sue dichiarazioni non sono per nulla rassicuranti.

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“Non sappiamo – dice Fabrizio Pregliasco – a cosa sia dovuto il calo dei contagi nel Regno Unito, dove è stato raggiunto una sorta di plateau. Anche in Italia potrebbe verificarsi una situazione del genere, ma siamo ancora in una fase crescente, per cui credo che dovremo aspettarci almeno 10mila casi al giorno e il ritorno in zona gialla di alcune regioni”. Sui motivi della diminuzione di contagi in Inghilterra aggiunge “alcune ipotesi potrebbero essere collegate al fatto che c’è stata la chiusura delle scuole e la fine dell’effetto Europei, con la sua eclissi di coscienza”.

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Fabrizio Pregliasco poi dichiara: “Ciò che è certo è che la variante Delta ormai è dominante e deve essere considerata come il virus che circola e che il vaccino sembra tenere. Quindi penso che anche in Italia potremmo arrivare a vedere una situazione del genere nel prossimo futuro, siamo rimasti indietro proprio grazie alle aperture successive rispetto a loro, che per motivi geopolitici erano riusciti ad ottenere prima le dosi e a far partire la campagna di vaccinazione. La nostra è discreta, potrebbe andare meglio ma per ora va bene”.

Il virologo afferma che siamo in una fase di peggioramento, che “diecimila casi al giorno non ce li toglie nessuno” e infine fa una previsione sulle regioni che potrebbero tornare gialle. “Temo che la Sicilia, la Sardegna e il Lazio sono le prime candidate a rischio zona gialla. Non è un problema solo di vaccinazione, ma anche di spostamenti, movida e altri assembramenti dovuti al turismo. È questo l’elemento che mi inquieta”.

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