Già alle prese con condizioni atmosferiche poco rilassanti, gli italiani dovranno vedersela con un altro intruso: le tasse. Commercialisti e consulenti del lavoro lanciano l’allarme chiedendo al governo di modificare la “scaletta” delle scadenze: tra il 20 agosto e il 19 settembre le norme fiscali prevedono un numero molto elevato di adempimenti, ben 410. Contribuenti di ogni categoria avranno un gran da fare, dunque, e dovranno nuotare in un mare di scadenze. Questo “appuntamento con lo Stato” interesserà circa venti milioni di italiani. Oltre al modello 770 c’è di tutto: da Irpef a Irap, Ires, Iva e poi addizionali regionali, Inps, Tobin tax, Imposta sostitutiva sui redditi di capitale e sui capital gain. Senza contare il versamento dei contributi previdenziali per lavoratori dipendenti, ma anche per artigiani, commercianti, collaboratori, lavoratori domestici. E pure i diritti dovuti alle Camere di commercio cadono nel medesimo periodo dell’anno. E, da questo punto di vista, gli itliani sono davvero tutti uguali, tutti sulla stessa barca: 171 adempimenti per gli imprenditori individuali, seguiti a stretto giro dai professionisti con 167 adempimenti. Per gli enti non commerciali gli adempimenti sono 72, ma anche imprenditori, commercianti, artigiani, partite Iva, professionisti, co.co.pro sono coinvolti in questo balletto di date incerte che non aiuta né la pianificazione finanziaria aziendale né la razionalizzazione delle attività.